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Turris da seconda divisione col neo presidente Moxedano

Dalle parti del Liguori è approdato il nuovo presidente, quel Mario Moxedano (in foto) già conosciuto dagli appassionati del calcio delle categorie inferiori, che poi tanto inferiori non sono, visto che parliamo dell’uomo che portò il Savoia in serie B e che negli ultimi anni è stato il patron del Neapolis, compagine militante in Seconda Divisione. Ed è proprio qui che Moxedano avrebbe intenzione di riportare la Turris, pardon la Torre N. Già, l’unico intoppo del convincente e si spera soprattutto vincente progetto del neo presidente è legato al nome: la Turris per i primi mesi della nuova stagione calcistica dovrà chiamarsi Torre N. Ciò perché Moxedano ha portato a Torre del Greco il titolo del Neapolis. In realtà motivi particolarmente importanti non ce ne sarebbero nemmeno stati, ma una vecchia volpe del calcio come Moxedano ha voluto tutelarsi da possibili improvvisi problemi economici, che avrebbero potuto precludere alla società di raggiungere i traguardi prefissati. Infatti, sulla Turris pende un’indagine condotta dall’Agenzia delle Entrate in merito a precedenti annualità e contenziosi proprio con la stessa agenzia. Al di là di questo piccolo inconveniente, i tifosi corallini possono essere più che soddisfatti, visti i calciatori che stanno andando a comporre la rosa torrese, una vera corazzata. Tra i nomi che spiccano sicuramente il torrese doc Ciro Manzo, che dovrebbe costituire insieme con Gasparini una coppia di centrali di centrocampo di categoria superiore. Per non parlare dell’attacco, davvero stellare, con il ritorno di Giovanni Longobardi, già calciatore corallino nella seconda parte di stagione di due anni fa, e con Raffaele Moxedano, figlio del presidente e di proprietà dell’Avellino, un talento davvero cristallino per la serie D. Importanti anche gli acquisti di Allocca, Volpe e il ritorno di Vitale. Ma non si ferma qui la spesa estiva della Torre N, perché è scattata la caccia ad un altro centrale di centrocampo d’esperienza, che dovrebbe essere uno tra De Rosa e Barone, entrambi già con esperienze tra i professionisti. Per il reparto offensivo poi si parla addirittura di Clemente, numero dieci del Benevento (squadra di vertice della Prima Divisione), anche se questo sembra essere destinato a rimanere un sogno. L’alternativa potrebbe essere Pignatta, dall’ Ebolitana.

Michele Di Matteo

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