Il giallo. La storia infinita del ritorno nell’ASL NA3, però, potrebbe avere l’ennesimo finale a sorpresa. Infatti, sembrerebbe che la proposta dei consiglieri del Popolo della Libertà sia incompatibile con alcuni decreti ministeriali in materia di ristrutturazione della rete ospedaliera e con il programma operativo del 2010. A sollevare la questione è proprio il consigliere regionale porticese, Carlo Aveta, che siede anche in consiglio comunale nelle fila de “La Destra”. In una nota indirizzata al governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, al presidente del Consiglio Regionale, Paolo Romano e al presidente della V Commissione Consiliare, Michele Schiano, Aveta chiede: “che vengano acquisiti i pareri degli Uffici Legislativi del Consiglio e della Giunta e che vengano trasmessi alla V Commissione per i dovuti approfondimenti, in quanto la Proposta di Legge in oggetto risulta essere in palese contrasto con i decreti commissariali n.49/2010 e n.22/2011, con il punto 1 lettera c) del mandato commissariale e con il programma operativo 2010”. In parole povere, il ritorno della città della Reggia nell’ASL NA3 andrebbe in contrato gli interventi previsti nel piano di rientro e, in particolare, con i decreti commissariali di ristrutturazione della rete ospedaliera. La tesi portata avanti da Aveta si basa su una precedente delibera del 5 maggio 2011 del Consiglio dei Ministri, che impugnava la legge regionale 4/2011 che prevedeva gli accorpamenti dei comuni di Castelvolturno, Mondragone, Falciano del Massico, Carinola, Cancello ed Arnone, S. Maria La Fossa, Grazzanise, Cellole all’ASL di Caserta e dei comuni di Cervinara, Roccabascerana, Rotondi e San Martino Valle Caudina al distretto sanitario di Avellino. Per il Consiglio dei Ministri, infatti, la norma che regola questi accorpamenti “contrasta con il programma operativo 2010 e con il decreto n.49/2010 che non prevedono una nuova regolamentazione degli ambiti territoriali. Inoltre la norma interferisce con il punto 1 lett. C) del citato mandato commissariale di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 24 luglio 2010”. La votazione, quindi, per il passaggio di Portici dall’ASL NA1
all’ASL NA3 potrebbe avere strascichi giudiziari, rendendo sempre più agitata e ricca di colpi di scena la “telenovela” che, ormai, va avanti da quattro anni.
Andrea Scala