Alle ragazze è andato un premio in denaro del valore di 1.500 euro.
L’analisi swot del progetto – giudicato dalla commissione composta dai docenti Antonio Nesticò e Rosa Maria Caprino – è scandita da diversi assi di valutazione: disponibilità permanente per il conferimento dei rifiuti, la riduzione dei quantitativi di rifiuto da smaltire e dei costi di smaltimento in discarica, la diminuzione della Tarsu, la riduzione dei costi di gestione del servizio e ricavi progressivi per l’Ente. E proprio sulla tassa, secondo la stima ipotetica derivante dallo studio, si arriverebbe nell’arco di due anni ad un abbassamento del 25% con conseguenti ricavi per il Comune pari a 2 milioni e 266mila euro.
«Il progetto promuove un’azione di potenziamento nell’ambito della RD a Baronissi – spiegano le vincitrici – L’ipotesi della piattaforma d’intervento prevede l’installazione di 30 mini-centri di riciclaggio consistenti in un sistema di stoccaggio interrato dei rifiuti composto da cinque contenitori: indifferenziato, multi materiale, organico, vetro e carta. Partendo dagli attuali dati della differenziata, senza conteggiare le cifre dell’isola ecologica di Sava, abbiamo elaborato un grafico che mostra l’ipotetico andamento della RD. In particolare, considerando un primo step nel 2015 ed un secondo nel 2016, il rifiuto indifferenziato scenderà dapprima al 23% e poi al 10».
«È un progetto ambizioso del valore di circa 2 milioni di euro – sottolinea l’assessore all’Ambiente Alfonso Farina – ma è anche una sfida culturale che intendiamo raccogliere per portare la nostra comunità a livelli mai visti in Italia. Ora occorre trovare una forma adeguata di finanziamento del progetto, che valuteremo attentamente».
Si allega foto delle vincitrici con l’Assessore Alfonso Farina e l’architetto Alfonso Landi