Con “Young Europe” la sicurezza stradale al Giffoni Film Festival

«I giovani rappresentano un capitale umano fondamentale per il nostro Paese. Non possiamo continuare ad impoverirlo a causa degli incidenti stradali. E’ per questo motivo che abbiamo deciso con convinzione di partecipare al Giffoni Filmfestival, una manifestazione che parla alle nuove generazioni».
Con queste parole Aldo Minucci, Presidente della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, ha annunciato la proiezione di “Young Europe” al Giffoni Filmfestival (ore 19.30, sala Truffaut – Cittadella del Cinema). Un film che tratta in modo didattico il tema della sicurezza stradale che per la prima volta sbarca alla kermesse cinematografica dedicata a giovani e giovanissimi per trasferire loro un monito a rispettare le regole della strada. Il film scritto e diretto da Matteo Vicino unisce storie di giovani con ritmo narrativo, immagini e musica delle nuove generazioni.
Il Giffoni Filmfestival ha inserito l’iniziativa nel “Progetto Sicurezza Stradale”, organizzato dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e dalla Polizia di Stato, per parlare ai giovani del grave problema dell’incidentalità stradale: l’Italia è il paese europeo dove si registra il maggior numero di vittime sulle strade, con 4.090 morti nel solo 2010.  L’incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani in Italia ed in Europa, basti pensare che nel nostro Paese nel 2010 hanno perso la vita quasi 1.100 giovani che avevano meno di 30 anni, 204 dei quali avevano un’età compresa tra i 14 e i 18 anni.
“Young Europe” è stato realizzato nell’ambito del Progetto ICARUS (acronimo di inter-cultural approaches for road users safety), ideato e promosso dalla Polizia di Stato, cofinanziato dalla Commissione europea e realizzato con il contributo della Fondazione ANIA per la sicurezza stradale. Il progetto èl’evoluzione delle campagne di sicurezza stradale organizzate in Italia e ha potuto contare sulla ricerca scientifica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma che ha interessato ben 14 Paesi dell’Unione Europea e 12.000 giovani, realizzando un manuale sull’educazione stradale basato sui profili di rischio dei giovani guidatori europei che, a spese della Commissione europea, verrà tradotto in tutte le lingue dell’Unione e distribuito in occasione della prossima giornata europea sulla sicurezza stradale del prossimo 25 luglio.
«In una scena di Young Europe c’è il compito più drammatico per il poliziotto della Stradale, quello di avvertire i familiari che il loro caro non tornerà a casa a causa di un incidente stradale. Insieme all’Università che ci ha affiancato e alla Fondazione ANIA, abbiamo voluto un film che parlasse il linguaggio dei giovani, che avesse un respiro europeo, che emozionasse ma fosse educativo. Le storie sono quelle che ogni giorno le nostre pattuglie vivono sulle strade: il  sogno è che, anche attraverso un film, si interrompa tanto dolore» a parlare è il nuovo Direttore della Polizia Stradale Vittorio Rizzi.
«La storia che viene proposta nel film “Young Europe” – spiega il Presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci – poggia su ambiti culturali diversi e, grazie ad elementi di forte realismo, mostra come il dramma dell’incidentalità stradale accomuni ragazzi di vari paesi europei. Siamo convinti che il Giffoni Filmfestival rappresenti il luogo ideale per dialogare con i giovani, per farli riflettere e per far capire loro quanto sia importante rispettare le regole della strada. In troppe occasioni sono proprio i giovani i primi utenti deboli della strada: quando sono sulle due ruote, quando sono pedoni o quando sono trasportati in auto. Ci auguriamo che la visione di “Young Europe” contribuisca a far comprendere loro anche come evitare i rischi sulla strada. Siamo inoltre orgogliosi di aver collaborato con prestigiose istituzioni, come la Polizia Stradale e l’Università “La Sapienza” che, come la Fondazione ANIA, sono impegnate quotidianamente nella lotta per ridurre il numero e la gravità degli incidenti sulle strade».
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