Il lido, con concessione demaniale, fu affidato ad una associazione che ha come scopo principale il contrasto alla camorra e contemporaneamente l’ amministrazione partecipò all’ assegnazione di fondi regionali sempre per il rilancio dell’intera area e del turismo.
«Ebbene – ha aggiunto Giosuè Starita – fummo criticati perché stavamo affossando la nostra città. Fu prodotto un ricorso al Tar da parte della società che si sentiva danneggiata, ricorso sostenuto da alcuni politici e da gran parte della stampa locale».
La disputa si è conclusa con la sentenza del Tar del 22 maggio scorso che avvalora la testi del primo cittadino sancendo in maniera inequivocabile che quel progetto «… era singolare, che aveva evidenti difficoltà in ordine alla fattibilità con una serie di criticità e che – aggiunge ancora il sindaco – nulla si poteva attribuire all’amministrazione riguardo la scelta fatta. Risultato? Diciotto mesi di faziosa demonizzazione dell’ amministrazione».
La seconda questione, invece, riguarda il silenzio sui depositi d’amianto presenti nell’area della villa comunale. Proprio su quest’ultimo tema, raccontato sulle pagine del nostro giornale, pressato dalla richiesta di chiarimento in merito, Starita ha ricordato come l’Asl abbia effettuato i dovuti controlli e, quindi, non esista alcun allarme eternit a Torre. I cittadini, anzi, debbono continuare a vivere e godersi la propria villa comunale. E la sicurezza allora? Ultimamente la città ha visto un boom di visite, attraverso l’organizzazione di eventi che hanno coinvolto i giovani torresi che troppe volte, nel weekend, abbandonavano la propria città dirigendosi verso altre mete più vive e ricche di possibilità. Passando dalla chiusura di tutti gli scarichi fognari, risalenti ai Borbone, sgorganti nel mare, fino alla costruzione della villa, pare che Torre Annunziata abbia concentrato la propria attenzione proprio sul turismo, fonte, negli anni ’50, di guadagno e notorietà. Quindi, la sicurezza va rafforzata, vanno raccolte quante più forze possibili per poter garantire la tranquillità a chiunque voglia passare una serata di relax nella città oplontina.
Il primo passo, come sottolineato dallo stesso Starita, è stato quello d’incrementare il numero di telecamere per la videosorveglianza, contemporanea e continuata, di tutto il territorio.
Il prossimo sarà, come promesso dal sindaco, aumentare i pattugliamenti cittadini, soffermandosi sulle zone dove il traffico è maggiore. Siamo appena all’ini-zio dello “Starita-bis”, quindi pensiamo che sia doveroso dare fiducia all’intera amministrazione, credere nel loro lavoro senza dimenticare che prima o poi, comunque, “le bugie vengono a galla”.
Marco Seppone
Guarda l’intervista video al riconfermato primo cittadino torrese selezionando il seguende link:
https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2012/07/21/torre-annunziata-intervista-al-sindaco-starita-2/