Sant’Antonio Abate: posa della prima pietra per la Chiesa di “Gesù Redentore”

E’ stata posta nei giorni scorsi la prima pietra della chiesa e del complesso parrocchiale “Gesù Redentore” nel rione Pontone. Dopo decenni di attesa, dunque, prenderà finalmente il via la costruzione del complesso ecclesiale esteso su una superficie di circa 6mila metri quadri e che comprende anche altre strutture di interesse e funzione sociale. A cominciare dall’oratorio, che consentirà con i suoi campi di basket e pallavolo di catalizzare soprattutto l’attenzione dei più giovani. E concludendo con il teatro – auditorium, della capienza di 400 posti a sedere, che completerà la dotazione della struttura. Il progetto è stato presentato ieri mattina al Comune, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco Antonio Varone. “E’ un sogno che si avvera – ha commentato –. Finalmente avremo un nuovo punto di riferimento a disposizione di tutti, per la celebrazione di funzioni e di eventi non solo religiosi che contribuiranno allo sviluppo del Pontone e al miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti”. La chiesa è stata progettata secondo le più aggiornate normative di sicurezza e potrà ospitare fino a 500 persone. I lavori inizieranno grazie ad una prima trance di circa 1 milione e 650 mila euro stanziati dalla Cei, che vanno ad aggiungersi al contributo già erogato dal Comune di Sant’Antonio Abate per l’acquisto del suolo e la progettazione del nuovo impianto e ai circa 430 mila euro erogati dal precedente governo. Alla cerimonia ha preso parte anche l’arcivescovo Franco Alfano.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano