«Il Principato di Monaco rappresenta uno dei mercati di eccellenza per la realizzazione di un vero e proprio “circuito del lusso” delle aziende campane e allora perché non verificare nuovi sbocchi per l’export di casa nostra, grazie anche all’opportunità di avvalersi di un regime fiscale sicuramente meno “asfissiante” rispetto a quello italiano?», così il Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni che ha fatto gli onori di casa in occasione dell’incontro sulle “Opportunità nel Principato”, promosso dal Console onorario di Monaco a Napoli, Mariano Bruno e dall’ente camerale, con la fattiva collaborazione di Barbara Lovato, responsabile ufficio stampa e p.r. di Atout France, l’ente che promuove il turismo francese in Italia.
La presentazione dell’offerta turistica monegasca si inserisce in un quadro più ampio di incontri tra eccellenze e scambi di investimenti «che segnerà anche un aumento del turismo già di per sé affezionato e legato a queste zone», ha affermato il Console Bruno. E sono molti i napoletani che scelgono Montecarlo grazie al volo diretto recentemente inaugurato e rimodulato a luglio in modo da consentire un lungo week end sulla Costa Azzurra. I nuovi voli diretti partono da Napoli il giovedì alle 11,35 e la domenica alle 12,20 e da Nizza Cote d’Azur, sempre il giovedì, alle 10,50 e la domenica alle 11,35. Ad effettuare questi voli low cost in luglio e agosto è la Compagnia Air France (www.airfrance.it). L’aeroporto di Nizza è ad una ventina di chilometri da Monaco, raggiungibile grazie ad un collegamento regolare di elicotteri, bus e taxi. Al Convegno è intervenuto il Ministro del Turismo del Principato di Monaco, Guillaume Rose, per il quale «i napoletani sanno apprezzare Monaco, un paese ed un sogno allo stesso tempo, dove è racchiusa l’arte di vivere». Maddaloni ha poi ricordato che la clientela di casa nostra è seconda solo alla Francia per numero di turisti che visitano il Principato. I dati generali del 2011 sono di per sé incoraggianti con le 53mila presenze annuali di turisti italiani e una media di 135mila pernottamenti. Le giornate campane del Ministro, che ha visitato Napoli per la prima volta, sono state molto intense e hanno previsto una visita a Capri e ancora una giornata di incontri al golf del Carney Park che si è conclusa con un meeting con alcuni industriali della provincia di Napoli.
«Accoglienza, qualità dei servizi e sicurezza sono alla base offrendo tanto in così poco spazio ed a prezzi veramente interessanti», ha detto Gianmarco Albani, Direttore dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco a Milano (www.visitmonaco.com). A Monaco, dove è un piacere vivere, ci sono mille e uno motivi per visitarla. La Direzione del Turismo monegasco ha sviluppato non a caso una nuova politica di turismo responsabile e sostenibile, che guarda oggi con attenzione al settore congressuale potendo disporre di centri ad hoc ed attrezzature specifiche. Per quanto riguarda l’offerta alberghiera Monaco è ricca di strutture in grado di soddisfare anche i clienti più esigenti. Vi sono hotel a 4 e 5 stelle, raccolti intorno al Casinò e al quartiere balneare, come l’Hotel de Paris, l’Hermitage e il Metropole e alberghi meno cari, ubicati nei quartieri di Fontvieille, La Condamine e Montecarlo. Il Principato di Monaco può contare, dunque, su 15 alberghi da 2 a 5 stelle che accolgono più di 300.000 visitatori l’anno, offrendo sempre un’accoglienza adeguata.
A Monaco città, che comprende la rocca e la città vecchia, è interessante visitare il Palazzo del Principe, ubicato in un paesaggio unico, testimone di una tradizione secolare. Costruito dove una volta sorgeva una fortezza fondata dai genovesi, la sua visita costituisce un meraviglioso viaggio attraverso i secoli, dall’epoca dei Guelfi e dei Ghibellini, fino al periodo napoleonico. Si possono oggi visitare le Gallerie all’italiana, che conducono ai Grandi Appartamenti; il Salone Mazzarino, decorato con motivi arabeschi; la Sala del Trono, dove si svolgono le feste e le cerimonie più importanti; la Cappella Palatina, con il suo altare maggiore in marmi preziosi; la Torre di Sainte-Marie sulla cui sommità sventola lo stendardo principesco che indica la presenza del Sovrano nel Palazzo; il Cortile d’onore, pavimentato da milioni di ciottoli bianchi e colorati, che formano immense figure geometriche nonché la scalinata a doppia rampa, in marmo di Carrara, resa famosa dalle immagini televisive delle nozze del Principe Alberto e Charlene, proprio un anno or sono. L’avvento del Principe ha dato una ventata nuova anche sotto il profilo della salvaguardia dell’ambiente che gli ha consentito di realizzare la Fondazione “Prince Albert II di Monaco”, che sostiene e sviluppa iniziative di aziende e organizzazioni pubbliche e private impegnate nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. Una sede distaccata è a Milano e altre sono aperte in varie capitali del mondo.
Il Casinò merita una visita. Il suo “atrio”, lastricato in marmo e circondato da 28 colonne ioniche in onice, permette di accedere alla sala dell’Opera, detta “Salle Garnier”, decorata interamente in rosso e oro, dove spiccano bassorilievi, affreschi e sculture. Un’altra meraviglia di architettura monumentale è poi il Museo Oceanografico, inaugurato dal Principe Albert I. Proprio quest’anno ha ricevuto da “TripAdvisor” il certificato di eccellenza. La sua maestosa facciata è a picco sul mare. Per la sua costruzione sono occorsi undici anni di lavoro e 100.000 tonnellate di pietra della Turbie. Nelle imponenti sale del “Museo”, aperte al pubblico su due piani, sono presentate collezioni eccezionali di fauna marina, tra cui una balena di 20 metri e modelli di navi-laboratorio del Principe Alberto I. Nei sotterranei, il famoso “Acquarium” offre al visitatore l’affascinante spettacolo di una fauna e una flora marina esuberante. Le specie più rare di pesci dai mille colori, provenienti da tutti i mari del globo sono presenti in 90 vasche. I piani inferiori, che occupano una superficie di duemila metri quadrati, sono riservati ai laboratori scientifici di ricerca.
La promozione della cultura è una delle attività più dinamiche della vita del Principato, che destina a tale settore il 5% del Pil. Moltissimi sono gli eventi e le manifestazioni artistiche programmate per l’estate, come il cartellone dell’orchestra filarmonica dell’Opera ed il balletto di Montecarlo che contribuiscono alla sua vivacità culturale.
Harry di Prisco