Durante l’ultima seduta di consiglio comunale, il sindaco de Magistris ha espresso vari chiarimenti sulle ultime vicende del comune, come chiesto anche da alcuni consiglieri.
Ultimamente la situazione è stata abbastanza agitata: dimissioni dell’assessore al bilancio, inserimento della nuova figura di assessore al lavoro, il mancato rinnovamento del contratto al capo dei vigili urbani, la riforma della macchina amministrativa.
“I cambiamenti nella macchina governativa sono fisiologici, se alla fine del mandato sarà sopravvissuta l’intera giunta, sarà un bel risultato, ma questo non vuol dire che i cambiamenti devono essere drammatizzati” – ha affermato il sindaco – “La nostra appartenenza politica non prevede l’affezione alle poltrone, se invece qualcuno drammatizza sugli assessori che se ne vanno, allora vuol dire che è quel qualcuno che è affezionato alla logica delle poltrone”
Poi sul licenziamento dell’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo, ha cosi esposto la sua versione dei fatti: “Non è una bocciatura professionale né umana per Realfonzo: ci siamo accorti, mi sono accorto, che non era più adeguato al passo dei tempi che ci eravamo dati. Per come concepiva la gestione del bilancio, eravamo destinati a non crescere più. Questo è il momento di fare scelte coraggiose, non di avere tendenze “montiane”: è vero che la nostra situazione finanziaria è vicina al collasso, ma non può esserci come unica alternativa quella del dissesto o di ridurre all’osso tutti i finanziamenti“ – ha aggiunto il sindaco – “In ogni caso questa mia scelta ha garantito visibilmente più coesione nella giunta, il che è un fatto importante”.
Oltre le motivazioni che ha espresso il sindaco, ci sono da ricordare le dichiarazioni del vicesindaco Sodano alla stampa: “Come si concilia un governo democratico con il conflitto sociale, che è un elemento che se interpretato e governato evita degenerazioni? Fino a qualche tempo fa si rispondeva con le clientele. Ma se c`è un movimento che esprime una domanda come rispondi? Con la carica di polizia? Questo è il tema e su questo c`erano rigidità da parte di Narducci e Realfonzo”.
Poi il sindaco ha spiegato anche alcune questioni sul nuovo assessore al lavoro, l’ex dirigente CGIL Enrico Panini, scelta che però non ha incontrato il placet del sindacato, che ha giudicato questa mossa “fuori luogo e inappropriata”: “Napoli ha condizioni di sviluppo, a differenza di altre città ‘sature’ – ha affermato il sindaco – per questo in questo periodo storico, c’è bisogno di maggiore attenzione alle tematiche del lavoro e alla gestione della crisi in cui ci troviamo a vivere. La sfida che vogliamo mandare – ha aggiunto – è quella che da Napoli parta un messaggio forte per le politiche lavorative, abbiamo l’ambizione di proporre Napoli in una proiezione nazionale, non solo localistica”.
De Magistris ha commentato anche i provvedimenti che si stanno attuando per la riforma della macchina amministrativa: “Gli imprenditori vedono come importante il rapporto con la pubblica amministrazione di una città, altrimenti gli investimenti non saranno mai agevoli: in questo senso vogliamo puntare alla trasparenza, all’efficacia e alla rapidità per le gare di investimento. Per questo attueremo un Centro Unico per gli Acquisti, che dovrà ridurre i tempi e i costi per le troppe gare d’acquisto e di appalto che ora sono spacchettate tra le municipalità e il Comune”.
Il primo cittadino di Partenope ha poi fatto cenno agli altri provvedimenti in via di attuazione (alcuni già in funzione), come il garante anti corruzione (l’ex prefetto Achille Serra, vicino all’ UDC). E’ in corso anche l’informatizzazione della macchina amministrativa: “In questo modo le banche dati del Comune potranno comunicare agevolemente tra loro, ad esempio prima la banca dati dell’anagrafe aveva difficoltà a comunicare con l’assessorato al patrimonio, ora invece non accadrà.”
Successivamente il sindaco ha accennato anche allo stop della proliferazione dei contratti per dirigenti esterni nelle società partecipate e infine delle parole sul rapporto tra consiglio comunale e giunta: “E’ un rapporto che dobbiamo consolidare, ma stiamo andando nel verso giusto – ha affermato – mi piacerebbe se questa riforma della macchina comunale la facessimo insieme, perché molti consiglieri hanno grande esperienza e possono aiutare concretamente a migliorare la pesante burocrazia del comune”
Da segnalare infine, le parole di apprezzamento del consigliere Marco Nonno, appartenente al PDL, che si è sempre caratterizzato per la sua opposizione veemente, ma sempre rispettosa: “Voglio esprimere vivo apprezzamento per il comportamento del sindaco – ha affermato in consiglio – In campagna elettorale era un pm che doveva racimolare voti, ora invece si sta comportando da sindaco, sforzandosi si ascoltare le varie sensibilità dei consiglieri. Ho apprezzato molto anche i toni di sfida con cui si propone, nell’affrontare questo difficile momento storico in cui ci troviamo a vivere, dove si è chiamati a fare svolte epocali, come egli stesso ha affermato. Noi del PDL faremo sempre una opposizione attenta, ma sempre nell’interesse del bene della città, che non è né di destra né di sinistra”.
Mario De Angelis