Giornata storica per il Comune di Napoli: da oggi gli extra comunitari nati su suolo napoletano, avranno cittadinanza napoletana. La delibera consiliare approvata all’unanimità resta in ogni caso un provvedimento simbolico, ma non per questo poco significativo, come è stato più volte sottolineato, durante la discussione in consiglio comunale, sia da esponenti della maggioranza che da quelli dell’opposizione. “Questo atto simbolico deve sollecitare il Parlamento a legiferare in materia – ha affermato il consigliere Santoro (FLI) – Già il presidente Fini sta incardinando una proposta di legge simile a quella che oggi abbiamo approvato qui in consiglio”. Anche il consigliere Moretto (PDL) ha apprezzato e votato a favore questo provvedimento: “I bimbi sono tutti figli nostri e abbiamo il diritto di garantir loro tutela e diritti”. Anche la vice presidente del consiglio Elena Coccia (Federazione della Sinistra), prima firmataria della delibera, ha commentato: “Da Napoli deve partire una mobilitazione che unisca le realtà e le comunità dei migranti in tutta Italia: vogliamo che la legge 91 del 1992 (quella che tratta della cittadinanza agli extra comunitari nati su suolo italiano), sia emendata secondo il principio dello ius soli (cittadinanza per territorio) e non quello dello ius sanguinins (cittadinanza per appartenenza di sangue). Una giornata quindi di grande festa, anche con la presenza in aula anche di alcuni rappresentanti delle comunità di immigrati. Tutti provenienti da vari paesi al di fuori dell’ UE come Congo, Burkina Faso, Sri Lanka, Romania: “Siamo contenti soprattutto per i nostri bambini: per loro ora si intravede un futuro un po’ meno duro” – è il commento di Isok, madre di due bambine, originaria del Congo ma che da tempo vive a Napoli. Poi è stata approvata anche un’altra delibera, su proposta dell’assessore alla democrazia partecipata e beni comuni Alberto Lucarelli: si è istituito infatti anche l’elezione di un rappresentante degli extra comunitari in consiglio comunale. “Con questa altra delibera passiamo ai diritti politici: l’articolo 36 dello statuto comunale prevede che ci sia un rappresentate dei cittadini non appartenenti all’UE – ha precisato l’assessore – Già da diverso tempo alcune municipalità hanno attivato sui loro territori delle procedure per rendere il più partecipato possibile il procedimento di questa elezione: ci aspettiamo quindi anche un ruolo determinante delle municipalità. Inoltre questa delibera vuole essere un invito alle comunità straniere a partecipare maggiormente alle tematiche della città e ad interessarsi ai problemi di quella che è anche la loro città. Quando si allarga la partecipazione, si allarga la civiltà”. Poi l’assessore ha precisato altre intenzioni: “Tuttavia questa delibera deve essere riempita di contenuti: il che vuol dire agevolare i permessi e i processi burocratici che riguardano i cittadini extra comunitari”
Il sindaco de Magistris ha poi precisato un’altra questione in merito: “Attraverso una delibera di giunta approveremo una carta dei diritti ai nati sul territorio, per garantir loro parità di diritti e di doveri” – ha affermato in consiglio – “Come Comune non possiamo legiferare, è vero, ma possiamo attribuire diritti e doveri a chi formalmente non ne possiede”
Mario De Angelis