Fincantieri, vertice al Mise di Roma: il bacino si può fare. Fissati altri due incontri a settembre

Uno studio di fattibilita’, con due ipotesi per la salvaguardia del sito industriale di Fincantieri di Castellamare di Stabia, e’ stato presentato dal Registro navale italiano al tavolo al ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio, le organizzazioni sindacali di categoria e confederali. Lo si apprende da fonti sindacali che spiegano che la prima ipotesi prevede un bacino piu’ consistente fuori l’area portuale e risorse per 350-360 milioni di euro, e la seconda prevede un bacino piu’ piccolo nell’area del porto per 120 milioni di euro. Una riunione per un coordinamento tecnico e’ stata messa in agenda per il 7 settembre prossimo, e un confronto con le parti sociali e’ convocato per il 17 settembre.  – “Ora non ci sono piu’ alibi”. Cosi’ il segretario generale Uilm Campania, Giovanni Sgambati, al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo economico nel quale si e’ discusso dello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia (Napoli) con la consegna dello studio di fattibilita’ per il bacino. Presenti all’incontro il direttore generale per la politica industriale del Ministero Andrea Bianchi, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il vicepresidente della Provincia di Napoli Ciro Alfano e il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio. “E’ necessario – dichiara Sgambati – che Fincantieri e le istituzioni locali si misurino nel cercare una soluzione che possa garantire non solo il proseguimento dell’attivita’ cantieristica di Castellammare, ma anche la salvaguardia occupazionale. Alle istituzioni spetta il compito di reperire le risorse, a Fincantieri la consegna del piano industriale adeguato all’opera”. Due le ipotesi per il cantiere: una grande opera da 350 milioni di euro e una, piu’ abbordabile, da 120 milioni. La prossima riunione del coordinamento e’ stata convocata per il 7 settembre alle ore 17, mentre il prossimo confronto con le parti sociali e’ fissato per il 17 settembre alle 15

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