Meglio tardi che mai. A fine luglio, quando l’estate è ormai entrata nel vivo, agli esponenti del Popolo della Libertà, La Destra, Nuovo PSI, Democrazia Cristiana, Udc e Futuro e Libertà sorge un dubbio: sarà realmente balneabile il mare di Portici? In un manifesto affisso nella mattinata di giovedì 26 luglio, le coalizioni di centrodestra cercano di sfruttare il vero tormentone dell’estate 2012, ovvero mettere in discussione i dati diffusi dall’ARPAC che attesta la balneabilità delle acque porticesi. Oltre a dimostrare poca fantasia, i partiti di opposizione arrivano sulla questione con un ritardo imbarazzante. Infatti, prima dei sei partiti firmatari del manifesto affisso nelle scorse ore, la vicenda balneabilità è stata trattata dal Movimento Cinque Stelle, che si è rivolto a un’azienda privata per il rifacimento delle analisi delle acque, dall’attivissimo consigliere comunale di Italia dei Valori, Francesco Portoghese, che grazie a un dossier ricco di foto e denunce ha attirato l’attenzione della Capitaneria di Porto, e dal maresciallo della Guardia Costiera, Domenico Ferrara, che aveva chiesto all’ARPAC il rifacimento delle analisi, salvo poi ritornare sui propri passi ridimensionando la richiesta.
Il manifesto. Il risveglio dal letargo dell’opposizione porticese è avvenuto mediante l’affissione di un manifesto nel quale è stato trattato, ancora una volta, l’argomento balneabilità. “La coalizione di centrosinistra – si legge nel manifesto firmato da sei partiti di centrodestra, dal titolo ‹‹il mare pezzottato›› – guidata da Cuomo, ha tappezzato le mura cittadine di manifesti nei quali si inneggiava al miracolo della balneabilità del nostro mare. Come è loro costume si appropriano di meriti che non hanno, essendo il collettore un’opera effettuata dalla Regione Campania. Cosa ben più grave – continua la locandina – è che dopo lo scoop del nostro sindaco e l’avvistamento di delfini, si scopre, grazie alla capitaneria di porto, che proprio nel tratto di mare antistante il Granatello, ci sono ancora degli scarichi che versano liquami in mare. Il dubbio sorge spontaneo: ci hanno raccontato un’altra balla? Questa volta però il loro protagonismo è stato eccessivo perché si gioca sulla salute dei nostri figli”.
Andrea Scala