Nuove proposte e istanze si affacciano sul fronte della politica della sinistra scafatese. Il reddito minimo garantito è volato negli ultimi periodi come un grido di battaglia. Venerdì 27 luglio si è svolta una conferenza stampa presso la sede di SEL. A parlare è stato il vicesegretario Amedeo Vitagliano che ha esternato: “Qui a Scafati così come nel panorama nazionale, Sel sta recitando il ruolo di soggetto promotore della costruzione di un centro sinistra, in grado di offrire una proposta alternativa di governo, che sappia parlare al movimento delle donne, capace di portare istanze ambientaliste e capace di confrontarsi con quelle generazioni di giovani condannati alla precarità. È in questo quadro, che nasce la proposta di legge per istituire un Reddito minimo Garantito. In Italia chi perde il lavoro o non ha un lavoro viene abbandonato a se stesso e relegato alla marginalità. Siamo insieme alla Grecia e all’Ungheria uno dei tre Paesi della UE a non avere politiche di questo genre. E’ tempo di entrare in Europa. Eppure non solo non solo la Costituzione ma anche numerose norme richiamerebbero le nostre istituzioni a maggior senso di responsabilità. A partire dall’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Inoltre introducendo il RMG i lavoratori sarebbero liberi dal ricatto del lavoro nero e si eliminerebbe il meccanismo della clientela. Molti di noi non vengono retribuiti nemmeno quando lavorano. Il reddito minimo ci aiuterebbe a cercare lavoro con più serenità perché a nessuno di noi piace stare con le mani in mano. In questo periodo sembra avventata come proposta, ma questa non è una proposta velleitaria, le risorse ci sono, occorre solo redistribuirle meglio ad esempio, con una patrimoniale, con la maggiorazione delle aliquote sui capitali scudati, oltre ad un riordino complessivo delle politiche attive del lavoro e del welfare per circa 15 / 20 miliardi di euro. Una battaglia dura, che va contro la cultura del Montismo e contro i così detti poteri forti della finanza, una battaglia che però risulterà più semplice se riusciremo a raccogliere più di 200.000 firme in tutta italia. E’ un’azione decisiva per rimuovere l’indigenza e per far ripartire il piccolo consumo. Poi servirà anche altro per creare un sistema capace di offrire sbocchi occupazionali seri, ed un piano che rilanci il welfare. Chiunque volesse partecipare alla raccolta, insieme a Sel, e ai cittadini, può contattarci, a partire proprio dai partiti di sinistra che in questa proposta potrebbero trovare lo slancio per un’alleanza che vada contro quei poteri appartenenti alla cultura Berlusconiana di cui Alberti ne è degno rappresentante a Scafati, dove la qualità e il bene comune vengono anteposti a clientelismi e personalismi”. Infine è intervenuto Ignazio Tafuro consigliere comunale di SEL che ha affermato:” Questa è una battaglia di civiltà, che rappresenta un primo passo alla lotta alla precarietà. Partiremo con vari banchetti già dalle prossime settimane, per poi intensificare la raccolta a Settembre fino a Dicembre. In quel periodo inizierà un’intensa fase di iniziative legate anche ad altri temi che potete già leggere sul nostro gruppo SEL-Ascolta in cui si sta discutendo in rete del programma con tutti i cittadini”.
Aniello Danilo Memoli