Boscoreale, l’ex assessore Maria De Martino: “Mai stata realmente delegata”

Le polemiche che hanno investito il comune di Boscoreale non accennano a diminuire. Dopo la sfiducia all’ex sindaco Langella da parte di undici consiglieri comunali e la nomina del commissario Michele Capomacchia alla guida temporanea della città, accuse tra i vari componenti dell’ex maggioranza stanno infiammando l’estate boschese. A rispondere alle accuse dell’ex primo cittadino Gennaro Langella, è l’ex assessore alle attività produttive e ai grandi eventi, Maria De Martino (nella foto), giovane volto della politica boschese nominata componente della giunta nel maggio del 2010. In una lettera al vetriolo, De Martino spiega le difficoltà che ha incontrato lungo il suo cammino da assessore. Pubblichiamo integralmente la lettera aperta di Maria De Martino alla cittadinanza:

“Tanti sono i motivi che mi hanno convinto a dimettermi, con sofferenza, dal mio ruolo di Assessore del Comune di Boscoreale, primo tra tutti la convinzione di non essere portata  per  un modo di ‹‹fare politica›› che, ancora oggi, non condivido e non comprendo. La sottoscritta, così come i Consiglieri di maggioranza, a loro volta dimissionari, che mi hanno sorretto, non ha mai avuto le condizioni per proporsi con proficuo e la volontà di lavorare è sempre stata frenata, bloccata.Boscoreale aspettava segnali, risposte immediate e io mi sono sentita sempre più a disagio. Mi sono impegnata da profana della politica e ho cercato sempre di dare il massimo avendo accanto, per fortuna, anche persone che credevano in me. L’entusiasmo che, nel maggio 2010, mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi era tale che ho sempre sperato di poter fare di più. Ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, il mio tempo, la mia professionalità, il mio saper fare squadra in una fossa di leoni per  raggiungere gli obiettivi condivisi, seppur con moltissima difficoltà.Con umiltà e correttezza ho tentato invano di creare rapporti collaborativi, anche, con un Sindaco che non mi ha mai praticamente e realmente delegata, trovandomi spesso davanti a fatti compiuti o a scelte già prese, da me e dal mio gruppo mai condivise. Ho cercato di fare quello che reputavo fosse giusto per il Paese e ho dato disponibilità totale a voi cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la loro provenienza sociale e/o politica, mettendomi talvolta contro la stessa Amministrazione e facendo diventare ogni vostra esigenza un problema da affrontare e risolvere subito. Sono addolorata per le dimissioni dei prima 12 e poi 11 consiglieri comunali
poiché capisco che nonostante i buoni propositi nel non voler deludere nessuno, i Consiglieri stessi  hanno dovuto compiere un gesto coraggioso prendendosi una grande responsabilità verso i propri elettori. Oggi, in ogni caso e nonostante tutto, bisognerebbe che da più parti si desse meno importanza al “gossip politico” e alle critiche distruttive che invadono la sfera personale. Bisognerebbe costruire, più che demolire; ridare speranza a quei cittadini che credono che il Commissariamento di Boscoreale sia un evento negativo. Abbiamo tante cose da fare per il bene di Boscoreale e tanta è la voglia di realizzarle. Ma allora  perché  il gesto “estremo” delle dimissioni? Una sola parola: ostruzionismo. Ogni mia iniziativa era, a prescindere dalla sua validità, destinata a morire. Perché? Perché non mi è stata data la possibilità di operare, nell’ambito di mia competenza, come meglio credevo. Così come ne ero consapevole, scegliendo di fare l’Assessore mi sono esposta a responsabilità di vario genere percorrendo, anche, alcune strade non scelte da me. Inoltre, la visibilità che ho avuto l’ho sempre pagata a caro prezzo,  dovendo dimostrare agli scettici di meritare il doppio degli altri il ruolo da me coperto, essendo la figlia di un consigliere comunale. Quasi come se  questo fosse un fatto fuori legge, un abuso, un posto di lavoro con stipendio fisso, così come sta cercando di far credere l’ormai ex, e speriamo mai più, sindaco di Boscoreale. Ancora c’è gente che mi addita e che pensa che fare l’Assessore in un Comune come il nostro sia un compito semplice e facile. Con il signor  Gennaro Langella non è e non sarà mai così ed, infatti, ho sempre contestato a quest’ultimo il disagio nel non avere libertà d’azione. La democrazia ed il rispetto dei ruoli sono un’altra cosa, eravamo  troppo lontani da tale realtà. La mia unica colpa? Oltre che essere figlia politicamente inopportuna per molti, l’eccessivo idealismo che si è scontrato contro una realtà decisamente diversa: monopolio e totale potere decisionistico del  Sindaco, almeno per quel che mi riguarda. Con grande dispiacere mi sono messa da parte, ma non intendo demandare ad altri il tentativo di costruire un Paese diverso. Il signor Langella, al quale non voglio contestare nulla dal punto di vista personale, al contrario di quanto sta facendo lui nei nostri confronti, essendo limitata la mia critica al suo modus operandi di Sindaco, dovrebbe comunque smetterla di urlare ai cittadini il suo ruolo di vittima sacrificale, incompresa e ricattata, in quanto rischia di farci commuovere. Ciò chiarito, sento il dovere di ringraziare tutti i cittadini e, anche, i Consiglieri di opposizione. I primi perché, quotidianamente, hanno manifestano il loro attaccamento alla nostra terra e il loro desiderio di vederla migliore, i secondi perché, con le loro continue sollecitazioni, malgrado tutto, hanno contribuito nel cercare di migliorarmi ogni giorno. Ringrazio tutti i Capi Settore e i lavoratori-dipendenti del Comune di Boscoreale che hanno interagito con me e che mi hanno ascoltata e supportata in questa mia breve ma importante esperienza. Infine, un pensiero speciale per tutte quelle persone finite sui giornali e già giudicate, in maniera del tutto inopportuna e con pregiudizio, come fannulloni:  malgrado  Nessuno vi abbia  difeso qualcuno spera  che tutto verrà chiarito e che continuerete ad essere una importante risorsa per questo paese”
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