Alle prime luci di oggi, i carabinieri della compagnia di castellammare di stabia, agli ordini del capitano Gennaro Cassese e del tenente Fabio Ibba, e agenti della polizia municipale di sant’antonio abate su ordine della procura di torre annunziata hanno condotto un blitz che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e falsità in scrittura privata consistente nella stipula fraudolenta di contratti assicurativi con conseguente produzione di certificati e contrassegni di assicurazione falsi.
i destinatari dei provvedimenti ristrettivi sono:
1. del gaudio vincenzo, classe 1982, di castellammare di stabia (custodia cautelare in carcere);
2. d’ammora catello, classe 1984, di castellammare di stabia (arresti domiciliari);
3. marano raffaele, classe 1987, di boscoreale (arresti domiciliari);
4. puzone matteo, classe 1977, di casavatore (arresti domiciliari);
5. costabile nunzio, classe 1982, di villaricca (arresti domiciliari);
6. cimmino roberta, classe 1982, di quarto (obbligo di firma).
l’attivita’ investigativa, coordinata dalla procura di torre annunziata, si e’ sviluppata dall’agosto 2011 fino ad aprile 2012 ed e’ partita dall’analisi di numerosi contrassegni assicurativi falsi che quotidianamente le forze di polizia avevano sequestrato sul territorio a utenti della strada.
l’incessante attività d’indagine ha permesso di cristallizzare gli illeciti posti in essere dagli indagati, i quali si occupavano di stipulare, stampare e distribuire contratti assicurativi falsi.
i contratti stipulati e sequestrati (oltre 40), per un volume di affari pari a circa 100.000 euro, presentavano aspetti truffaldini di duplice natura: in alcuni casi erano totalmente contraffatti, in altri casi si trattava di contratti assicurativi stipulati dagli indagati comunicando alle compagnie assicuratrici false residenze dei contraenti al fine di abbattere decisamente i costi dell’operazione assicurativa, il tutto ovviamente all’insaputa dei contraenti medesimi, ai quali veniva consegnato un contratto riportante la reale residenza.