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Pomigliano d’Arco, immobili ex-219, l’assessore Esposito: “danno erariale incalcolabile”. Per il sindaco Russo: ‘tolleranza zero’

In un comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Comune di Pomigliano d’Arco l’assessore al patrimonio Raffaele Esposito(Pdl) esterna il suo sgomento per la situazione concernente gli immobili della zona ex-219. Sostiene Esposito che «in municipio non esisteva, finora, un quadro completo inerente la gestione degli appartamenti del Parco Partenope, non c’era un solo file, né un programma di gestione che indicasse a chi fosse assegnato ciascun appartamento, se si trattasse di un assegnatario iniziale o subentrato, se occupasse abusivamente l’immobile o versasse il canone al Comune». Data l’impossibilità di verificare se le quote mensili, che spaziavano da un minimo di 9 ad un massimo di 22 euro, fossero effettivamente versate, tramite un lavoro durato due mesi e ricorrendo ad una riorganizzazione degli uffici comunali competenti si sono gettate le basi per avere un controllo periodico e costante dei canoni riscossi ed è stato realizzato un foglio di calcolo con l’indicazione di ogni appartamento e le relative informazioni, fanno sapere dal comune.

Toccherà poi alla Polizia Locale verificare materialmente se la persona che agli atti risulta occupante dell’immobile lo occupi effettivamente ed un’ulteriore fase prevederà la riscossione coatta da parte delle casse comunali dei canoni non versati.  L’assessore Esposito ha inoltre spiegato con parole dure che la vicenda rappresenta per le casse comunali un danno erariale incalcolabile, del quale le precedenti amministrazioni, per convenienza o per un ritorno elettorale, non si sono mai interessate. L’assessore al patrimonio ha inoltre aggiunto: «bisogna garantire i servizi e la manutenzione in tutta la ex 219, ma è anche giusto che chi usufruisce di questi alloggi inizi a pagare regolarmente; nell’ex 219 il comune possiede anche locali con destinazione d’uso polivalente e 13 locali commerciali, un’altra vergogna. I locali polivalenti risultano affidati in comodato d’uso gratuito a varie associazioni che operano a vario titolo, ma in molti locali queste associazioni usufruiscono  delle utenze idriche ed elettriche del comune. Ciò vuol dire che il Comune concedeva non solo il locale ma pagava anche l’energia elettrica e l’acqua. I locali commerciali, invece, risultano liberi, ma di fatto sono  occupati abusivamente» . ll sindaco Raffaele Russo ha parlato di  «tolleranza zero nei confronti di morosi ed abusivi».

Tale vicenda si aggiunge ad un contesto di per sé già particolarmente complicato. La zona ex-219 è stata, come anche altre zone periferiche della città, a lungo dimenticata dalle amministrazioni comunali e quella attuale non sembra certo esser da meno.  E’ il degrado a far da padrone in queste zone ed aldilà di provvedimenti come questo, indubbiamente legittimo, l’amministrazione comunale non ha per nulla messo in campo dei progetti di riqualificazione e di recupero di queste zone e mancano serie misure volte a ridurre la delinquenza giovanile,ormai sempre più frequente, e l’abbandono scolastico.

Antonio Tondi

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