Cercola, Tammaro verso la sfiducia, ma pronto per la campagna elettorale

«Venerdì andrò in consiglio comunale e prenderò atto di quanto accadrà. Se la mia esperienza alla guida del mio paese dovesse finire anticipatamente non ne farei un dramma. A volere il male di Cercola non sarò stato io ma, soprattutto componenti della maggioranza, avranno voluto che si giungesse a questo drastico epilogo». E’ il sindaco Tammaro a parlare, con un tono ed una rassegnazione palpabile. Appare ormai certo il finale annunciato già da qualche mese, con Pasquale Tammaro mandato a casa ed un PdL, in vista delle elezioni, più frantumato che mai.

«In questo modo i cosiddetti dissidenti  – ha aggiunto Tammaro – non faranno altro che danneggiare il nostro paese creando un vuoto amministrativo che ci porterà alla prossima tornata elettorale con progetti mai completati e un paese che ancora una volta resterà al palo e sarà, poi, costretto a recuperare. Io non ho chiamato nessuno, se decideranno di far cadere l’amministrazione se ne assumeranno la responsabilità e dovranno convincere gli elettori tra pochi mesi.

L’unica mia preoccupazione è la candidatura di Salvatore Grillo che oggi rappresenta l’antitesi al buon governo della nostra cittadina. Nella malaugurata ipotesi di una sua elezione penso proprio che la politica a Cercola giunga definitivamente al tramonto. Il consigliere del Pd, infatti – ha aggiunto Tammaro – rappresenta il trait d’union tra un certo modo, per nulla nuovo, di fare politica e quella parte della macchina amministrativa che, per mire politiche e per interessi personalistici, ha fatto di tutto per impedirmi, senza riuscirci, di poter ben operare.

Dal canto mio ho già annunciato che non mi ricandiderò, ma di certo non scomparirò dalla politica. Sto già lavorando nel raccogliere atti che mostreranno, al momento giusto, qual è la vera faccia di chi si proporrà sotto le insegne dell’innovazione, della trasparenza e della legalità. Lascerò però la ribalta ai giovani a quanti vorranno impegnarsi in pieno nell’attività amministrativa ritornando senza rimpianti alla mia professione che amo ed ho sempre amato».

Per quanto riguarda i problemi interni a quella che sarebbe dovuta essere la sua parte politica, Tammaro è caustico: «Del PdL… non ne parliamo proprio…».

Ivan Di Napoli

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