Nell’ultima riunione dell’Assise comunale a Torre Annunziata il bilancio consuntivo 2011 è stato approvato con 17 voti favorevoli e 7 contrari. L’amministrazione del sindaco torrese Giosuè Starita incassa l’ok al bilancio in un consiglio comunale dove l’opposizione non ha risparmiato stilettate. Il primo a “spararsi” le sue cartucce è Vincenzo Sica, candidato a sindaco di Centro Comune, che punta subito l’indice sullo sforamento del patto di stabilità. “Lo si sapeva già da marzo ma la maggioranza negò”, ha detto Sica nel suo intervento. Il Pd con il consigliere Lello Ricciardi entra a gamba tesa, per lui bisognerebbe mandare tutto alla Corte dei Conti. Poi la maggioranza di Starita si difende dagli attacchi e sale in cattedra: intervengono Francesco Donadio dell’Udc ed Enzo Ascione, capogruppo dei Progressisti e Democratici. Quest’ultima accusa l’opposizione di “fare demagogia”, “il patto di stabilità non si basa solo sull’anno finanziario appena chiuso, ma su dei parametri che fanno riferimento agli ultimi anni, compresi gli anni della passata consiliatura quando l’attuale opposizione condivideva il governo della città. A dimostrazione di ciò è il fatto che il bilancio 2011 si chiude con un avanzo di ben 8 milioni di euro”. Durante i lavori del consiglio comunale sono stati nominati anche i cinque membri della commissione comunale per il Paesaggio: l’architetto Giovanni Scignano (in quota API), l’ingegnere Antonio Visone (Progressisti), l’architetto Armando Piccirillo (Noi Sud) e Vincenzo Esposito (Udc), e per l’opposizione Ciro Palmieri. Da sottolineare lo svolgimento dei lavori senza luce (i neon spenti!) e la partecipazione del pubblico possibile solo previa prenotazione: a palazzo Criscuolo si sono superati e sono riusciti a far meglio del sindaco di Castellammare Luigi Bobbio che permette l’accesso all’aula consiliare solo dopo aver consegnato documento d’identità.
Marco Seppone