Pompei: nuovi loculi l’amministrazione fa marcia indietro. Robetti (PD) vince la prima battaglia

È stato un progetto fortemente osteggiato quello dei nuovi loculi nel cimitero di Pompei. Si tratta, infatti, di 612 opere autorizzate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Napoli e dal costo variabile a seconda dell’ubicazione, da un minimo di 3.844 euro a un massimo di 4.900. A farne una battaglia, innanzitutto etica, è stato l’ing. Alberto Robetti, consigliere comunale del gruppo “Unità e Impegno”, sostenuto dagli altri componenti Alfredo Allaria, Alfredo Benincasa e Giuseppe Del Regno e dai consiglieri Giorgio Arpaia (PdL) e Raffaele De Gennaro (Alternativa Pompeiana).

Consigliere Robetti qual è l’origine delle sue perplessità in merito alla costruzione dei loculi?

“I primi dubbi sono sorti da un confronto tra il costo dei loculi preventivato dal comune di Pompei e quello dei comuni limitrofi. In questi ultimi non vengono superati in media i 1.600 euro, quindi una cifra nettamente inferiore rispetto a quella del bando pompeiano”

A cosa è dovuta tale differenza?

“I costi sono lievitati in primo luogo per alcune scelte progettuali. Si pensi all’utilizzo della vetroresina per l’involucro dei loculi, materiale che comporta una spesa di dieci volte superiore a un loculo tradizionale in calcestruzzo, che garantisce anche  una resistenza migliore. Va inoltre considerato che il progetto riguarda la riqualificazione e l’ampliamento dell’intero cimitero. Questo significa addossare ai soli richiedenti attuali il costo di un miglioramento complessivo di cui beneficeranno tutti. Ad esempio è prevista la pavimentazione di circa seimila mq,  quasi l’intera area pedonale del cimitero, o la riqualificazione dell’ossario e la messa in sicurezza della zona. Insomma non solo pochi rischiano di pagare per tutti, ma lo stesso comune deve temere una richiesta di danni dai cittadini assegnatari dei loculi. Questi, infatti, potrebbero citare l’ente per il pagamento di opere che non sono legate alla concessione ricevuta. A farne le spese in questo caso potrebbe essere lo stesso comune e quindi di nuovo i cittadini”.

Quali azioni ha intrapreso per contrastare il progetto in questione?

“In qualità di consigliere comunale, appoggiato dagli altri consiglieri di minoranza, ho diffidato il dirigente dell’ufficio tecnico (Andrea Nunziata, ndr) dal proseguire l’iter di attuazione degli interventi nell’area cimiteriale, rilevando diversi profili di illegittimità. Nel corso del consiglio comunale del 26 luglio, oltretutto, siamo riusciti a ottenere una discussione su questo punto, pur non essendo all’ordine del giorno tale argomento. Nel mio intervento ho sottolineato le incongruenze riscontrate e la stessa amministrazione ha ritenuto opportuni  fare marcia indietro rispetto al piano iniziale. Per questo abbiamo concordato degli incontri per rimodulare l’intero progetto con l’indirizzo di ridurre il costo dei loculi a vantaggio dei cittadini richiedenti nel rispetto della normativa prevista in materia. Il nostro scopo, in effetti, è ottenere, con un minor aggravio per gli interessati, un prodotto di qualità uguale o addirittura superiore”.

                                                                                                                      Claudia Malafronte

 

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