Muove le prime pedalate il progetto di trasformazione della tratta ferroviaria Gragnano-Castellammare di Stabia in una pista ciclabile. Con una nota indirizzata all’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, i sindaci di Castellammare di Stabia (Luigi Bobbio) e di Santa Maria la Carità (Francesco Cascone) e i commissari straordinari di Gragnano (Salvatore La Rosa e Francesco Greco) hanno chiesto la conferma dell’esclusione della tratta (finora soltanto sospesa) dal sistema ferroviario regionale. La riattivazione della linea, infatti, come confermato dalla stessa Rfi, a seguito di una apposita riunione operativa con l’amministratore delegato sistemi urbani Fs dell’11 luglio scorso, non rientra fra gli obiettivi strategici aziendali della società, che anzi ha dato parere favorevole all’avvio della procedura autorizzativa interministeriale per la definitiva dismissione della tratta. Dunque, una occasione irripetibile per attuare la direttiva nazionale 2012 per la mobilità sostenibile e trasformare i vecchi, antieconomici e poco frequentati binari della Gragnano-Castellammare (e, si spera a breve, anche altri) in una pista ciclabile di ultima generazione, energeticamente autosufficiente. I Comuni interessati, sotto la spinta propulsiva del sindaco Bobbio, hanno tra l’altro già aderito alla possibilità di partecipazione al bando europeo «Life+ call for proposal 2012» per il finanziamento del progetto.
«Il Sindaco di Castellammare Bobbio assieme agli altri amministratori locali che stanno combattendo per eliminare la ferrovia dai loro comuni – dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il garante regionale Carmine Attanasio – strumentalizza il tema delle biciclette affermando di voler realizzare una pista ciclabile al posto della tratta con binari. Le sue affermazioni sono però contrarie ad ogni elementare filosofia legata alla mobilità sostenibile. Infatti i treni sono tra i mezzi di trasporto meno inquinanti al mondo e sostenuti in tutto il pianeta dal popolo ecologista. Eliminare una ferrovia significa di fatto aumentare le macchine non le biciclette come d’altronde è già successo nel comune di Gragnano dove la scomparsa della fermata dei treni ha quasi raddoppiato l’ uso delle macchine. Bobbio – continuano Borrelli e Attanasio – usa le piste ciclabili come scudo per nascondere interessi a noi poco chiari e ci auguriamo legittimi. In tutto il mondo le biciclette e le ferrovie convivono senza problemi e spesso marciano insieme. In tutta Italia i comuni si battono per mantenere i collegamenti ferroviari non per eliminarli. Solo Castellammare cerca di togliere dal suo territorio la tratta ferroviaria senza una ragione davvero plausibile».