Ercolano, giro di vite dei carabinieri

Giro di vite dei Carabinieri a Ercolano. Azione preventiva straordinaria messa in essere sul territorio ercolanese dalla benemerita al fine di scongiurare il verificarsi di agguati camorristici e aggressioni ai danni di residenti e turisti. Identificate decine di persone, elevate numerose contravvenzioni per inosservanza del codice stradale e perquisite autovetture guidate da pregiudicati vicini ai clan Birra – Iacomino e Ascione –Papale. L’operazione si colloca perfettamente all’interno del piano sicurezza fortemente voluto dalla Prefettura e dalle associazioni presenti a Ercolano. “ Dopo le ultime segnalazioni di aggressioni subite da studenti in prossimità della frazione Miglio d’Oro- ha commentato il capo gruppo del Pd Luigi Fiengo- era necessario monitorare con cavillare professionalità un perimetro urbano particolarmente ostico da gestire data l’eterogeneità sociale dello stesso. Ancora una volta le forze dell’ordine e in particolar modo i carabinieri hanno dato prova di grande esperienza operativa e capacità investigativa , doti che hanno permesso  ai militari nel tempo di annientare i principali sodalizi criminali di Ercolano. Lanciamo un appello ai residenti perché non esitino a denunciare prontamente alle autorità competenti furti, rapine o aggressioni subite da chi non deve mai sentirsi impunito  o al di sopra della Legge. Insieme si può cambiare in meglio e siamo determinati a dimostrarlo sul campo”. Poche denunce : questo il dato più allarmante che emerge da un’attenta analisi dei fatti. Forse per paura di ritorsioni o peggio perché ben  a conoscenza dell’appartenenza familiare mafiosa dei giovani delinquenti le famiglie preferiscono spesso chiudere un occhio e chiudersi nel triste muro d’omertà che da sempre ha favorito la logica mafiosa. In paese c’è tensione : troppi i “conti in sospeso tra i clan”, le storiche rivalità per ritenere definitivamente archiviato il periodo in cui a parlare a Ercolano  erano solo le detonazioni di armi di grosso calibro la cui firma era quasi sempre caratterizzata dal morto ammazzato di turno a cui facevano da cornice i lampeggianti e le sirene delle forze dell’ordine.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteErcolano, carcere duro per il boss Durantini alias Boninsegna
SuccessivoA proposito della linea ferroviaria Gragnano – Castellammare
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.