Raffaele Iannelli, di 64 anni, negli anni ’80 componente dell’organizzazione ‘Prima Linea’, e’ stato ucciso in un agguato ad Afragola.
Tre colpi di pistola calibro 7,65 esplosi a distanza ravvicinata molto probabilmente da una sola arma. Per Raffaele Iannelli, 64enne, che sul finire degli anni ’70 e’ stato legato a ‘Prima Linea’, non c’e’ stato nulla da fare. L’omicidio e’ avvenuto nella tarda mattinata di oggi in viale Amendola, una stradina di Afragola, un comune del napoletano. L’uomo era a bordo della sua auto, una ”Audi”. Era sceso da poco da casa col suo cane. Stava attendendo la moglie con la quale avrebbe dovuto fare delle commissioni per poi rientrare per il pranzo. Il killer pero’ e’ arrivato – molto probabilmente in sella ad una moto – si e’ avvicinato alla vettura. Ha fatto fuoco tre volte. Il finestrino della macchina era abbassato. Iannelli non ha fatto in tempo neanche a provare a mettersi al riparo. E’ stato raggiunto al torace: quando sul posto sono giunti i soccorritori del ”118”, purtroppo, non c’era piu’ nulla da fare. Le indagini sono condotte dagli agenti della squadra mobile della questura di Napoli e da quelli del locale commissariato. La polizia, al momento, segue tutte le piste investigative anche se sembra che l’omicidio non sia affatto legato alle vicende politiche degli anni ’70 e inizi anni ’80 che hanno visto protagonista l’uomo. Ora tocca agli investigatori capire chi abbia deciso di uccidere Iannelli e perche’. Nel pomeriggio negli uffici del commissariato sono state sentite alcune persone per cercare di ricostruire gli ultimi giorni di vita della vittima, per stabilire chi abbia incontrato. Ma innanzitutto gli agenti hanno lavorato – anche sulla base dei primi rilievi eseguiti sul posto – per mettere insieme, tassello dopo tassello, il quadro dell’esatta dinamica dell’accaduto. Il luogo dell’omicidio non dista moltissimo dalla sede del commissariato di polizia e le prime pattuglie, scattato l’allarme, sono giunte sul posto in una pochi minuti. Il killer – o i killer – si e’ dileguato velocemente: forse conosceva molto bene le strade del quartiere. Al momento non viene tralasciato alcun elemento ed ogni particolare che potrebbero essere utili a dare una svolta alle indagini.
A marzo dell’81 Raffaele Iannelli, ex operaio dell’Alfa Sud, allora in carcere per attivita’ eversiva, ottenne il beneficio della liberta’ provvisoria grazie ad un articolo della legge sul terrorismo che prevede attenuanti per chi si dissocia dall’organizzazione eversiva. Era stato arrestato, insieme con Luigi Russo, operaio dell’Aeritalia, nell’ambito dell’inchiesta sulla gambizzazione del dirigente dell’Alfa Sud, Vittorio Flick, avvenuta nel ’77 a Pollena Trocchia, nel Napoletano. Iannelli, in particolare, si era accusato del fatto rivelando di essere il quinto componente del commando. Gli inquirenti, sulla base delle dichiarazioni dei pentiti Sandalo e Viscardi, avevano identificato gli altri quattro componenti. Al processo contro gli appartenenti alla colonna napoletana di Prima linea, svoltosi davanti ai giudici della seconda sezione della Corte di assise di Napoli, Iannelli sottolineo’ di essere ”un dissociato, non un pentito. Ho ammesso le mie responsabilita’, non intendo andare oltre”