Continuano le ricerche delle forze dell’ordine e della famiglia Montella per la scomparsa di Vincenzo, 44enne porticese sparito lo scorso 29 luglio dall’associazione “Remar” di Grazzanise (Caserta). La vicenda si è trasformata in giallo a seguito della poca chiarezza della “Remar Onlus”, la comunità che ha ospitato per due giorni Montella e che ospita persone disagiate. Le versioni fornite dal numero uno della sede “Remar” di Grazzanise, il pastore Soria Lopez Rosendo, e dal suo vice Raffaele Acalibro, risultano discordanti tra di loro presentando scenari diversi. I Carabinieri della caserma di Grazzanise hanno, intanto, convocato Acalibro e un altro responsabile dell’associazione, dato che il pastore Rosendo è partito nella giornata di venerdì per la Spagna, risultando così irreperibile.
Versioni discordanti. Sull’arrivo e sull’uscita dalla “Remar” di Vincenzo Montella sono state fornite numerose versioni. Le prime “bugie” arrivano dal pastore Soria Rosendo, che ai nostri taccuini (nell’articolo di giovedì 9 agosto 2012 dal titolo “Portici, sparisce dall’associazione “Remar”: è giallo”) aveva dichiarato: “Lo scorso lunedì (6 agosto 2012 n.d.r.) abbiamo denunciato il fatto ai Carabinieri della locale stazione e abbiamo consegnato i documenti e i bagagli che Montella aveva lasciato nella nostra sede”. La smentita è arrivata dai militari dell’arma di Grazzanise, spiegando che Rosendo non è mai andato in caserma e non ha consegnato ne documenti ne bagagli di Montella. La documentazione dell’uomo scomparso, è stata consegnata ai Carabinieri solo nella giornata di venerdì 10 agosto, da Raffaele Acalibro convocato dagli stessi militari dell’arma. Acalibro, contattato dal nostro giornale, aveva dichiarato (nell’articolo del 10 agosto dal titolo “Portici, scomparsa Montella: tutte le bugie della Remar”): “Vincenzo Montella è stato accompagnato nella
nostra casa venerdì 27 luglio. E’ stato accompagnato da due donne, si è presentato con un pantalone e una maglia scura, senza bagagli. E’ stato con noi per due giorni, poi domenica ha abbandonato l’associazione dopo aver fatto colazione. E’ andato via senza prendere la carta d’identità e il codice fiscale, che sono tuttora qui nella nostra associazione”.
Chi ha accompagnato Montella alla Remar? Vincenzo Montella, da anni dipendente dall’alcol, sarebbe stato portato nella sede casertana dell’associazione da una volontaria della Caritas di Portici, che sarebbe in contatto con il direttore della
“Remar”. A quanto pare, si tratterebbe di Mariella Di Maggio, volontaria della Caritas che venerdì 27 luglio avrebbe accompagnato Montella a Grazzanise. Insieme a lei, secondo le confidenze di alcune fonti vicine alla volontaria, ad accompagnare l’uomo poi scomparso, sarebbe stata anche la consigliera comunale di Portici, Stefania Scarano. Per far luce sulle contraddizioni dei dirigenti della “Remar” abbiamo contattato Mariella Di Maggio, che al momento si trovava fuori Napoli per le vacanze. La volontaria della Caritas ha preferito rinunciare alla possibilità di spiegare la propria versione dei fatti e si cela dietro un arrogante e scortese “no comment”, chiedendo anche di non essere ulteriormente infastidita in quanto avrebbe
parlato esclusivamente con le forze dell’ordine. Intanto, la volontaria della Caritas sarebbe stata convocata dai Carabinieri di Portici per fare chiarezza sulla questione.
La consigliera Scarano, invece, ha smentito le voci che la vedrebbero come testimone dell’arrivo di Montella a Grazzanise: “Notizia assolutamente infondata”.
Andrea Scala