Il Gazzettino vesuviano | IGV

Ben 500 loculi abusivi sequestrati dai Carabinieri a Torre Annunziata. Due persone denunciate

Resta comunque il dubbio di come sia stato possibile costruire ben 500 loculi senza che nessuno si accorgesse di nulla. Eppure è quanto stava accadendo nel Cimitero di Torre Annunziata sino ad ieri mattina in via Madonna del Principio quando dopo l’intervento dei Carabinieri coadiuvati della polizia municipale e dell’ufficio tecnico comunale sono stati denunciate due persone per abusi edilizi nel cimitero. Grazie alle indagini dei militari è emerso che, nell’area di pertinenza dell’arciconfraternita di Santa Maria del suffragio della diocesi di Nola, sono stati realizzati, su di un’area di 850 metriquadri, ben 500 loculi tutti “regolarmente” abusivi, trecento ultimati mentre i restanti sono ancora allo stato. La maggior parte dei loculi sarebbero già stati dati in concessione a privati.

Tempestivo l’intervento dell’ufficio tecnico comunale che ha emesso un’ordinanza di interdizione per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, per accertate la criticità statica della struttura, contenente oltre 7000 loculi.

Ad essere oggetto delle due denunce per abusivismo edilizio in una zona sottoposta a particolari vincoli paesaggistici e ambientali, una 37enne di Castellammare di Stabia, tesoriere dell’arciconfraternita, e un impresario edile 44enne di Boscoreale.

Sono in corso accertamenti per verificare la posizione del progettista e del direttore dei lavori. Il manufatto, del valore stimato di oltre 2,5 milioni di euro, e’ stato sequestrato.

In un momento in cui uno degli argomenti più caldi in tutta l’area vesuviana è proprio quello legato all’assegnazione dei loculi cimiteriali con tanto di prenotazione e salati anticipi, qualcuno ha ben pensato di metter su, forse facendo affidamento su controlli non proprio minuziosi a Torre Annunziata, un mercato alternativo e, a verificarne le cifre, anche molto redditizio. Le due persone colpite da denuncia per abusivismo, con l’aggravante che esso era esercitato in un luogo di culto regolato da determinati vincoli, avevano ben pensato di inserirsi in un mercato che, purtroppo, tira sempre. Peccato che sia illegale violare dei vincoli che limitano gli stessi comuni nella realizzazione di nuovi loculi. L’aspetto grave è dato dal fatto che in tanti, tantissimi avevano già acquistato o quantomeno prenotato il loculo. Qualcuno di essi sicuramente in buona fede, ma in quanti, pur essendo a conoscenza che queste faccende le gestiscono gli Enti comunali, hanno preferito procedere pur avendo individuato la natura poco chiara di quella specie di assegnazione?

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