Torre del Greco: stabilimento balneare diventa discarica di rifiuti speciali, tre condanne

Uno stabilimento balneare adibito a discarica di rifiuti pericolosi, lo avevano scoperto, nel corso di mirati servizi di tutela ambientale, i Carabinieri del Servizio Navale di Torre del Greco, agli ordini del comandante Vincenzo Amitrano, durante le perlustrazioni marittime invernali svolte a bordo della Motovedetta d’altura CC.N517. Con sentenza del 25/08/2012 i titolari dello stabilimento Balneare ex Lido Rex Club 81 di Via Litoranea a Torre del Greco, Luigi Borriello (70 anni), Giuseppina Panariello (63 anni) e Massimo Rellino (41 anni) tutti residente nella città corallina, sono stati condannati dal Giudice del Tribunale di Torre Annunziata sezione di Torre del Greco, Marco Feminiano, a 4 mesi di detenzione e 2mila euro di ammenda, oltre alle spese processuali, nonché la remissione in pristino dello stato dei luoghi a spese degli imputati.

L’area demaniale marittima adibita a stabilimento balneare, di circa 200 metri quadrati, non pavimentata, fu sequestrata dai Carabinieri del mare che vi trovarono rifiuti pericolosi di vario genere, tra i quali carcasse e cestelli di lavatrici, monoblocchi di motori, telai di ferro, caldaie, ammortizzatori di autovetture, cerchioni di ruote, cofani di autovetture, banchetti scolastici, bidoni di olio esausto. Una vera e propria discarica pericolosa occultata nello stabilimento balneare.

Le acque di lavamento delle piogge, attraversando i materiali, si trascinavano i residui ferrosi direttamente in mare, procurando un inquinamento sia del sottosuolo sia del mare.

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