”Pur nell’assoluto rispetto dell’autonomia delle posizioni della Chiesa sulle questioni di interesse della comunità, e della potestà del Comune di decidere come organizzare il territorio e quali scelte realizzare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, condivido una opinione largamente diffusa: il tema delle case a luci rosse non può ritenersi la priorità per Napoli, che aspetta risposte più urgenti sui tanti problemi che l’affliggono”. A parlare è l’assessore regionale agli Affari generali Pasquale Sommese che interviene sulla polemica montata nei giorni scorsi tra il cardinale Sepe e il sindaco de Magistris. ”Ritengo sia arrivato il momento di chiudere un dibattito aperto sul nulla. Complici i silenzi agostani, è stata alimentata – sottolinea Sommese – una discussione rispetto ad una idea. Non c’è un progetto sul quale si possa esprimere una opinione: se, come e quando ci sarà ne parleremo”.
Ed in effetti, fermo restando che sono due visioni e due idee distanti e differenti, nulla di concreto è posto sul tavolo per poterne discutere entrando realmente nel merito.
”Le questioni poste dal cardinale hanno una importante valenza etica, e trovano la nostra condivisione. Al sindaco, forte di un consenso rilevante, un consiglio: amministrare una grande città come Napoli richiede nervi saldi, per evitare che in tempi lunghi, in assenza di risultati, si finisca col litigare con se stessi. Sono certo perciò – conclude Sommese – che de Magistris, al momento delle scelte, terrà conto delle proposte che sono proprie della stragrande maggioranza della popolazione, e deciderà in linea con gli orientamenti espressi dai cittadini napoletani”.