Castellammare, Sert: cresce il recupero dei giovani dalle dipendenze con lo “Spazio Sosta”

Cresce l’accoglienza dello “Spazio Sosta” messo a disposizione dal Ser.T. dell’Asl Napoli 3 Sud di Castellammare per i suoi utenti. Come ha spiegato il direttore del Ser.T., il dottore Bruno Aniello, si offre agli utenti uno spazio “libero per contaminazioni positive”,  per “costruire quotidiane libertà”. Il Centro ha finalità aggregative con l’intento di offrire la possibilità di gestione il proprio tempo libero in maniera non deviante ai giovani che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti a rischio “ricadute”. Nato nel settembre 2009, al suo interno si sono realizzate numerose attività sportive, laboratori di manualità espressiva, corsi di avvicinamento alla fotografia, attività cinematografiche e teatrali, produzioni fumettistiche e momenti ludici, tutti interventi che hanno dato attenzione all’uomo in difficoltà e alla dimensione dell’essere della cura. Più della metà dei contatti ha utilizzato inizialmente lo “spazio” per l’assunzione di un caffè e scambio di opinioni sulla quotidianità. L’attività professionale degli operatori sanitari si è concentrata verso le difficoltà comportamentali volti alla motivazione al cambiamento e all’utilizzo del gruppo come “mutuo-aiuto” per affrontare problematiche comuni: “La raccolta e l’elaborazione dei dati ha permesso, nei primi due anni di attività – tiene a spiegare il direttore del Ser.T. Bruno Aiello – di estrapolare informazioni significative utilizzabili per un approccio terapeutico olistico della persona “messa al centro dell’attenzione” con interventi che hanno puntato alla valorizzazione e al sostegno delle capacità individuali per ridare dignità alla persona, oltre che al coinvolgimento attivo dell’individuo nei servizi offerti, concretizzando in tal modo percorsi di collaborazione e di lavoro insieme e facendo quindi intravedere la possibilità di scegliersi una vita a cui si dà valore e significato e  di mettere in atto stili di vita alternativi e salutari. Si può affermare, quindi, che il progetto “Spazio Sosta” si sia inserito all’interno del Ser.T. per occupare uno spazio, libero dalla “negoziazione” sulla terapia farmacologia e non inserito nel setting formale della relazione terapeutica. In questo modo l’utente sperimenta la narrazione della propria storia e dei propri vissuti, porta le proprie idee e condivide i propri sogni, esprimendo con forza un bisogno di riconoscimento ontologico di “esserci come persona”, di “costruire libertà quotidiane”, come ama definire il referente del progetto, il dottore Carmine Di Palma. L’utenza afferente allo Spazio Sosta del Ser.T. di Castellammare presenta, in gran parte, problematiche connesse all’uso cronico di stupefacenti, oppiacei, cocaina ed alcol. Il nostro sforzo, continua il dott. Aiello, va nel porre in essere strategie multidisciplinari di recupero e assistenza, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello educativo, sociale e psicologico, mettendo in atto interventi di tutela della salute e di reinserimento nel tessuto sociale. Particolare attenzione è rivolta alla riabilitazione, alle patologie croniche correlate all´abuso di sostanze, alla qualità della vita e all’integrazione sociale della persona e, peculiarità dello “Spazio Sosta” è che tale offerta socio-riabilitativa si realizza materialmente all’interno stesso dell’Unità Operativa. In un anno sono stati raggiunti, con adesione “motivata” 79 pazienti dal comprensorio, di cui 8 donne, di questi: 3 erano usciti già dal circuito delle dipendenze e dal Ser.T., 9 non avrebbero preso contatti con il Ser.T. se non attraverso il “ti vengo a cercare” di Spazio Sosta”.

Vincenzo Vertolomo

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