Napoli e provincia hanno la benzina più cara d’ Italia. Aumenti ingiustificabili per il controesodo

Sono decine le pompe di benzina in Campania che hanno messo un litro di benzina a oltre 2 euro. Costi della benzina in Campania ed in particolare a Napoli e provincia sono inaccettabili. Ci sono distributori che nei giorni del contro esodo hanno aumentato anche di cinque centesimi a litro il costo del carburante rispetto al giorno prima. Ad Ischia un distributore è partito a inizio luglio con la benzina a 1.989 ed oggi è arrivato a 2.016 con un aumento di 2 centesimi a litro negli ultimi 5 giorni. Alcuni distributori ad Ischia e Capri nell’ ultima settimana hanno portato il prezzo del carburante a 2.041 alitro battendo ogni record. A Napoli nei pressi del Porto la benzina costa mediamente 1.991 euro a litro. Al Corso Vittorio Emanuele e Fuorigrotta si arriva anche 1.998. Uno sconcio, una speculazione sulla pelle dei consumatori senza precedenti.

“Nelle Isole – denunciano i Verdi con Borrelli e Attanasio – si sta ampliando il fenomeno del trasporto di carburante fatto sulla terraferma quando un cittadino si reca a Napoli. Esistono delle sacche fornite dagli stessi benzinai che possono contenere fino a 5 litri e possono essere tranquillamente trasportate su scooter, macchine ma anche a piedi quando qualcuno si reca in città. Inoltre alcuni isolani hanno addirittura acquistato due mezzi per risparmiare sulla benzina. Con il primo si muovono a Ischia, a Capri o a Procida. L’ altro lo tengono parcheggiato a Napoli per quando si devono spostare in città per motivi di lavoro. A nostro avviso i comuni del napoletano ed in particolare delle isole dovrebbero istallare e gestire direttamente proprie pompe di benzina come avviene per le farmacie per contrastare le insopportabili speculazioni in atto.

Abbiamo contato – aggiunge Borrelli – solo tra Napoli e provincia ben 21 distributori che vendono il carburante sopra i 2.039 euro a litro. Sui nostri territori la benzina viene venduta ai prezzi più alti d’ Italia. La speculazione sta correndo con aumenti anche di 5 centesimi a settimana soprattutto ad Ischia e Capri dove ci sono poche pompe di benzina e le grandi compagnie gestiscono in regime di monopolio assoluto l’ intero comparto. I comuni più compiti dal fenomeno dell’ aumento assurdo dei prezzi dovrebbero secondo noi realizzare dei distributori municipali per vendere il carburante a prezzi di costo. Inoltre noi riteniamo che in particolare Ischia, Capri e Procida dovrebbero investire sul trasporto elettrico per ridurre al minimo l’ inquinamento e sottrarsi a questa inaccettabile situazione che va avanti da troppo tempo a danno di turisti e residenti”.

“Non mi sottraggo – spiega l’ imprenditore isolano Ottorino Mattera che sta lavorando al progetto di vendere il carburante nei supermercati – al confronto pubblico sul costo del carburante ad Ischia. Per me la vendita al dettaglio della benzina in sacche speciali nei supermercati ad Ischia come avviene ad opera delle coop al nord è la migliore con un risparmio medio di 50 centesimi a litro. Qualcuno dice che l’ iniziativa è pericolosa senza pensare che anche i detersivi, la plastica, l’ alcol, le colle e le vernici regolarmente vendute in tanti negozi sono altamente infiammabili. Non si lancino improbabili allarmi per bloccare l’ iniziativa e mantenere i prezzi del carburante alle stelle ed in regime di monopolio sull’ isola. Ci hanno scambiato per polli da spennare e non per cittadini con diritti”.

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