Tre milioni di euro per la bonifica di 66 siti a rischio. Anche Napoli si attiva per spegnere la Terra dei Fuochi

Il Comune di Napoli si attiva per spegnere la Terra dei Fuochi. Lo fa concretamente, o almeno spera di riuscirci, vista la difficoltà a reperire liquidità finanziare per sostenere qualsiasi progetto: “Stiamo accelerando il programma in sinergia con la Prefettura – ha spiegato il vice sindaco Sodano nei giorni scorsi – Sono previsti tre milioni di euro per la bonifica di 66 siti a rischio e impiantare videocamere di sorveglianza”.

Sarà un provvedimento di non facile attuazione, vista l’esiguità delle risorse, finanziarie e non: “Ce la metteremo tutta – ha assicurato il vice sindaco e assessore all’ambiente – Il programma prevede anche il coinvolgimento del Ministero e di tutte le autorità competenti in materia, vigili del fuoco, forze dell’ordine e anche volontari dell’ambiente, che saranno la marcia in più: abbiamo già fatto il bando, supporteranno la nostra azione”. Già infatti numerose associazioni stanno ultimando le pratiche burocratiche per dare una mano concreta per questa vera e propria emergenza, che ormai dura da troppi anni.

“Nel nostro territorio, quello in cui possiamo fare qualcosa, abbiamo individuato 66 incroci che portano a Napoli, dove è regolarmente praticato lo sversamento abusivo: ma non è opera solo della camorra – ha affermato ancora Sodano  – I dati parlano chiaro: c’è una forte inciviltà che riguarda i cittadini che vanno a sversare dove non dovrebbero. Per dirla tutta, in base alle multe, possono anche dire che il 50% non è residente a Napoli: significa che c’è gente che si mette il sacchetto in auto e fa un viaggio per andare a sversare”

Nel recente confronto in prefettura tra i rappresentati dei comuni interessati da questo fenomeno criminale, sono interevenuti anche rappresentati di associazioni di cittadini che da anni si battono per denunciare i roghi tossici. Presenti il dott.Antonio Marfella, dei Medici per l’Ambiente, padre Maurizio, parroco di Caivano, e tantissimi altri rappresentati dei centri cittadini che danni soffrono questa emergenza, che ormai è diventata normalità. Tutti i presenti hanno salutato con speranza lo sforzo delle istituzioni a lavorare congiuntamente per porre fine a questo fenomeno, che in questi ultimi mesi ha avuto anche la sua ribalta mediatica nazionale, grazie a varie inchieste del giornale “L’Avvenire”. Anche il Ministero della Salute ha fatto sapere che presto si muoverà per la tutela della salute dei cittadini campani, ma fanno poco sperare (anzi, a molti hanno fatto anche tanta rabbia) le parole del Ministro della Salute Antonio Balduzzi: “La contingenza roghi – aumento dei tumori è ancora tutta da dimostare: non posso negare che l’aumento di alcuni tumori in Campania possa essere legato anche al forte livello di obesità in quelle zone”.

Mario De Angelis 

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