Castellammare di Stabia, 25mila euro per stare “tranquilli”. I Carabinieri si fingono operai e arrestano due esattori

Si erano presentati nel cantiere, con fare minaccioso,  il giorno prima e avevano chiesto agli operai presenti di parlare con un responsabile del cantiere. Non avendo trovato l’interlocutore giusto si sono ripresentati la mattina successiva. Ad attenderli stavolta c’erano i carabinieri, avvisati dalla vittima che aveva intuito le loro intenzioni. I militari si sono finti operai e hanno bloccato gli esattori solo quando i due si sono avvicinati al responsabile e gli hanno chiesto 25mila euro in contanti per proseguire i lavori con “tranquillita”.

A finire nella rete, tesa a Castellammare di Stabia dai militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata, due stabiesi già noti alle forze dell’ordine Dario Abbruzzese, di 27 anni e Vincenzo Spista, di 20 anni e ritenuti affiliati al clan camorristico D’Alessandro considerato dai militari egemone nell’area stabiese, dei monti Lattari e in penisola sorrentina.

L’accusa per i due uomini è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I carabinieri si sono finti operai e hanno arrestano gli esattori presentatisi a riscuotere il pizzo in via Panoramica, in un cantiere edile allestito per lavori di ristrutturazione di una villa privata, dove hanno tentato di estorcere al direttore dei lavori i 25mila euro richiesti in contanti, pari al 5% dell’importo totale dei lavori stimati in 500 mila euro. Gli arrestati sono ora nell’istituto penitenziario di Secondigliano.

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