Si precisa, inoltre, che a seguito del provvedimento interdittivo pervenuto da parte della Prefettura il 28 giugno 2012, l’Acse, società partecipata che gestisce il servizio rifiuti, ha provveduto, nella stessa giornata, ad interrompere tutti i rapporti con la ditta interessata e ad affidare l’appalto alla seconda in graduatoria, non avendo intenzione, tra l’altro, di onorare i pagamenti dovuti alla società per circa 300 mila euro.
A tal proposito il Sindaco Pasquale Aliberti dichiara:
“Premesso che tale disposizione ci appare come un controsenso nonché troppo ‘garantista’nei confronti delle ditte coinvolte in tali situazioni giudiziarie, non possiamo che rimetterci alla legge, non senza assumere una posizione assolutamente critica nei confronti di un decreto che necessiterebbe di un provvedimento parlamentare finalizzato alla modifica dello stesso. Tale disposizione normativa, dimostra agli ambienti di sinistra, promotori delle polemiche che hanno addirittura accostato il mio nome a quello del boss Zagaria…che non affidare un servizio solo sulla base di articoli apparsi su alcuni organi di stampa non era cosa sensata, poiché una cosa è il chiacchiericcio altra cosa è la legge, con la quale, spesso, anche una volontà legittima, come quella di non voler onorare i pagamenti alla società, si scontra inesorabilmente. La stessa legge che proprio la sinistra ha contribuito ad approvare. Auspichiamo, pertanto, che il Parlamento possa intervenire con un provvedimento serio e meno garantista verso imprese interessate da problemi giudiziari o interdette per mafia”.