Scampia: contrastare la guerra tra clan per le piazze di spaccio. Appello di Cesaro a Cancellieri

Il rischio che una nuova faida possa insanguinare il quartiere napoletano di Scampia, ritenuto un vero e proprio supermarket della droga, sarà valutato nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato per domani. E’ prevista la presenza del sottosegretario all’Interno, Carlo De Stefano. Dopo l’agguato di ieri costato la vita a Gennaro Ricci e il ferimento di altre due persone, le preoccupazioni diventano sempre più gravi. Nel quartiere vecchi e nuovi gruppi criminali (si tratta di veri e propri cartelli di famiglie) potrebbero a sfidarsi a colpi di morti ammazzati per il controllo delle piazze di spaccio. Un affare ghiotto che nessuno intende lasciarsi sfuggire e che già nel 2004 ha scatenato la guerra tra gli uomini del clan Di Lauro, capeggiato da Ciruzzo o’ milionario, ora in carcere, e un gruppo di ex fedelissimi, che deciso di mettersi in proprio, e per questo denominati gli ‘scissionisti’. Ma da qualche tempo sarebbe attiva una nuova formazione: quella dei ‘girati’, dapprima inquadrati negli scissionisti e che ora avrebbero deciso di mettersi in proprio per mettere le mani sul fiume di droga – dalla cocaina e alla eroina – che ogni giorno viene venduto a Scampia. I sicari, entrati in azione nella serata di ieri, hanno sparato per uccidere utilizzando forse due pistole. E l’obiettivo – cosi’ confermato dalle modalità dell’agguato – era proprio Gennaro Ricci, considerato dagli investigatori un emergente. I killer sono giunti a bordo di una macchina fino alla ”Vela Celeste” e poi a piedi hanno inseguito la vittima predestinata, finendola con un colpo alla nuca. Gli altri due feriti sono stati sentiti a lungo dagli investigatori: non e’ ancora chiaro per quale motivo si trovassero in zona. La scorsa settimana a Terracina, nel basso Lazio, è stato ucciso Gaetano Marino, detto ‘moncherino’ (per via della mutilazione alle mani). Bisognerà accertare se l’omicidio di ieri sera possa essere legato a quello di Marino, trucidato platealmente mentre era al mare. Intanto, c’è chi come il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, chiederà per Scampia misure eccezionali ed ha lanciato un appello al ministro degli Interni, Cancellieri. Ieri, il presidente della Municipalità, Angelo Pisani, ha chiesto l’invio dell’Esercito per arginare il rischio di una nuova faida. Lo spettro è il 2004-2005, periodo di una vera e propria mattanza con decine di morti lasciati sull’asfalto.

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