Soccorso in mare dai carabinieri del mare di Torre del Greco

Era uscito in mare per provare un bellissimo “Gozzo sorrentino”  di 8 metri del valore di 150.000 euro  da lui costruito.  Purtroppo qualcosa a bordo non ha funzionato e, a circa3 miglia dalla costa dello Scoglio di Rovigliano,  il motore ha incominciato a surriscaldarsi notevolmente con il pericolo di incendio e di naufragio per gli occupanti. In quel luogo le acque sono profonde più di 90 metri.  Con il motore completamente in avaria, con mare mosso in aumento, senza avere a bordo alcun mezzo di comunicazione, andava alla deriva trascinato dalla corrente. Fortunatamente,  dopo alcuni minuti, in quel tratto di mare,  transitava,  per un normale servizio di perlustrazione marittima,  la Motovedetta d’altura CC.N517 di Torre del Greco,  agli ordini del Comandante Vincenzo Amitrano, che alla vista del fumo innalzatosi dall’imbarcazione ha  immediatamente diretto l’unità verso il luogo del sinistro  e con non poche difficoltà, a causa del moto ondoso del mare in aumento,  ha proceduto dapprima a trarre  in salvo i due occupanti dell’imbarcazione e, poi, a rimorchiare il natante nel porto di Torre Annunziata.  Il soccorso è stato possibile grazie alle alte capacità marinaresche dimostrate dall’Appuntato Scelto Pier Paolo Pernolio e dal   Carabiniere Gianfranco Paparella (nella foto) che con alto senso del dovere e sprezzo del pericolo non hanno esitato a lanciarsi  sul gozzo per  soccorrere  i due passeggeri in serie difficoltà.

La sorpresa per i Carabinieri del Servizio navale è stata quella che  questa volta a condurre il natante non era un normale  diportista, ma il titolare di un noto cantiere  navale di provata esperienza in compagnia di suo figlio di 14 anni.

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