Castellammare: il rilancio di Terme passa per il Bilancio di previsione

Il rilancio delle Terme di Stabia passa anche per il Bilancio di previsione 2012. È per questo che i sindacati dell’azienda partecipata stanno preparando una mobilitazione per assistere al consiglio comunale che si terrà il 12 e il 13 settembre presso lo scenario «inedito» di Palazzo Reale di Quisisana, in quanto, ufficialmente, l’aula consiliare di Palazzo Farnese sarà interessata da lavori di ristrutturazione.

In Bilancio, infatti, l’amministrazione comunale ha inserito anche un milione di euro per interventi di messa in sicurezza del complesso del Solaro, ma non solo. Se il provvedimento andrà in porto, infatti, si procederà alla manovra di ricapitalizzazione di Terme: un provvedimento atteso dallo scorso dicembre sul quale verte tutto il Piano Industriale stilato da vertici dell’azienda. Vincolato alla privatizzazione anche l’investimento di circa un milione di euro di un importante istituto di credito, che ha chiesto garanzie di liquidità a Terme prima di procedere. Dal business plan illustrato dall’amministratore unico di Terme Francescopaolo Ventriglia emergono interessanti prospettive per il futuro dello stabilimento. Tra le aree di intervento ci sono: un centro di medicina estetica che verrà ospitato nella Villa Ersilia nel parco idropinico; un centro idrotermale con piscine, sauna ed area fitness; un centro professionale di recupero per atleti professionisti. In gioco, però, c’è soprattutto il futuro dei lavoratori di Terme, che con nove stipendi arretrati, attendono da tempo con ansia che la loro situazione si stabilizzi.

Ieri i capigruppo consiliari di opposizione Antonio Pannullo (Pd), Mariarita Ciliberto (Sel), Maurizio Apuzzo (Idv) e Antonio Sicignano (Fli) hanno scritto al presidente del consiglio comunale Gaetano Cimmino chiedendogli di convocare, prima del consiglio comunale del 12, una conferenza dei capigruppo durante la quale i partiti potrebbero affrontare la grave situazione in cui versa Terme. «La vicenda ha subito ulteriori accelerazioni negative – hanno scritto i consiglieri – con le dimissioni dell’amministratore unico di Sint Norberto Salza intervenute nel corso di questo mese e con le difficoltà crescenti di assicurare gli stipendi arretrati ai lavoratori e di rispettare gli accordi raggiunti con Equitalia e quant’altri circa le rate di versamento per gli arretrati non versati per i contributi dovuti. Non è difficile ipotizzare che l’andamento del fatturato del 2011 e del 2012 possa produrre una perdita che superi gli otto milioni di euro».

Francesco Ferrigno
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