Con un nutrito parterre si è svolta la conferenza stampa per presentare il format “Vesuvia 2012, le città del vulcano” in programma da venerdì 7 a sabato 15 settembre presso il santuario ed il chiostro di Madonna dell’Arco nel comune di Sant’Anastasia.
Un progetto/format ideato dal giornalista Francesco De Rosa e prodotto dal “Cenacolo dell’Arco, movimento di arte e cultura” con “partner” il Santuario di Madonna dell’Arco, il Centro Studi di religiosità popolare “Arco”, il Comune di Sant’Anastasia – che ha concesso il patrocinio ed un contributo – l’Ente Parco nazionale del Vesuvio, l’Osservatorio vesuviano e molte realtà d’impresa del territorio.
Eventi, dibattiti, convegni, editoria, itinerari d’arte, percorsi di luce, una mostra multimediale, enogastronomie, concerti e spettacoli avranno una location d’eccezione nel chiostro, nella sala capitolare e nel santuario mariano, retto dai padri predicatori domenicani, noto nel mondo per il fenomeno della religiosità popolare non solo dei battenti/fujenti, o del simulato incendio del Campanile in programma il 9 settembre, che richiamano fedeli da ogni parte, ma per i miracoli attribuiti alla Madonna dell’Arco e per le migliaia di tavolette votive, testimonianza della voto fatto alla Vergine e della Grazia ricevuta.
Con essenzialità e chiarezza è stata illustrata tutta la manifestazione e “tutti gli ambiti che sarà in grado di aprire nei giorni dal 7 al 15 settembre il progetto “Vesuvia 2012, le città del vulcano” poiché sono tanti e tutti connessi ad un unico discorso: il futuro dell’area vesuviana – afferma il giornalista Francesco De Rosa, presidente del “Cenacolo dell’Arco”, ideatore e direttore artistico del format. “Nei giorni di Vesuvia abbiamo voluto mescolare tutte le trame, le suggestioni, i temi e le potenzialità di un territorio: dall’urbanistica alla cultura, dall’arte alla enogastronomia, alla moda, allo spettacolo”.
Gli fa eco il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito, che ha fatto suo il progetto credendo nella centralità dei temi dati da “Vesuvia 2012, le città del vulcano”: “E’ un progetto in piena sintonia con il nostro impegno amministrativo. Affronta tanti temi, ivi compreso quello sulla zona rossa. La nostra posizione è chiara: la legge “vieta” la vita dei territori e confidiamo che cambi; il popolo ha per intere generazioni dimostrato di voler vivere nel vesuviano e non credo che nessuna legge possa vietare questa libera scelta. Crediamo che con “Vesuvia 2012, le città del vulcano” si apra un discorso molto importante per il territorio fatto di possibilità, di pianificazioni, di concretezze. E opportunità, che con i prodotti tipici e con un Parco Nazionale del Vesuvio che dovrà svolgere appieno la sua vocazione, potranno finalmente farci godere il nostro Monte Somma, attrezzandolo sul nostro versante con strade e percorsi che rendano possibile viverlo ai tanti che vorrebbero trovare, ad es. all’Olivella, luoghi di accoglienza e di permanenza”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche le istituzioni e le aziende coinvolte nel programma. Il priore del santuario di Madonna dell’Arco, padre Rosario Licciardello che ha ribadito la valenza del progetto e la condivisione ai suoi contenuti. “Per il santuario – ha affermato il priore – saranno giorni di grandi eventi. Dai percorsi di luce che vedrà il santuario ed il chiostro aperti fino dalle 21 alle 23 dal 7 al 15 settembre, con la suggestione delle luci e della musica, nonchè la mostra nella sala capitolare con le tavolette votive del 600 che raffigurano il Vesuvio”.
A3media di Antonio Toscano ha allestito la mostra multimediale sui temi del Vesuvio; Pamart, composto dalle giovani e brillanti consulenti culturali Maria Arcella e Annamaria Parlato hanno curato le schede artistiche dei pittori Tony Afeltra e Franco Porcasi con le loro dodici opere esposte.
Il direttore artistico e presidente del “Cenacolo dell’Arco” Francesco De Rosa ha sottolineato l’appuntamento di sabato 8 settembre, serata della terza edizione nel chiostro del santuario del premio fontana d’argento, con grandi ospiti tra cui il musicista Louis Siciliano, il questore di Napoli Luigi Merolla, il capo della squadra mobile Andrea Curtale, Maurizio Marinella, Annamaria Torre, il vescovo di Nola Beniamino Depalma e tanti altri che riceveranno l’opera d’arte realizzata su pietra lavica e ceramica dalla famiglia De Martino, di Boscoreale, presentata in conferenza stampa dalla giovane erede di tre generazioni di “scalpellini” Maria De Martino, quarta generazione innovatrice dell’arte del bisnonno, del nonno e del papà, che ha coniato il marchio Lamiem.
Un programma ricco di eventi che è stato esposto anche dalle aziende coinvolte: Vigiap impianti, Mimmoeventi per le luci e la fonia.
Un grande abito dello stilista Mimmo Tuccillo, sarà l’attrazione realizzata per l’occasione, sarà lunghissimo, nero con scritti i nomi dei paesi vesuviani e un corpetto grigio ad evocare il fumo del Vesuvio, mentre il 15 settembre nel chiostro farà scendere in passerella venti ragazzi con le sue venti creazioni realizzate sul tema del Vesuvio.
Sul tema dell’enogastronomia la presenza e gli interventi alla conferenza stampa dell’imprenditore Michele Piccolo dei Supermercati Piccolo e di Gaetano Coppola a guida di Valgrì ha sottolineato l’importanza della nascita e della commercializzazione del “cesto enogastronomico del Vesuvio” che, sotto l’egida del Parco nazionale, nascerà sabato 15 settembre nella serata dedicata con un convegno alla enogastronomia vesuviana. “Siamo pronti a concertare con l’Ente Parco un’azione di rilancio per i prodotti tipici del Parco e soprattutto la possibilità di far acquistare sui mercati più vasti, il giusto prezzo, prodotti che fanno la qualità ed i sapori del Vesuvio da sempre” ha affermato Michele Piccolo. Non da meno Gaetano Coppola che, alla guida di Valgrì, ha acquistato a Pollena Trocchia, terreni su cui sta coltivando i “pomodorini del piennolo” che mette in commercio, non senza sottolineare che “fare un bel piennolo e dargli forma e figura è stata ed è una vera arte che si sposa alla bontà del prodotto tipico vesuviano”.
Concerti, spettacoli ed altri due convegni sul tema del rischio Vesuvio sono, nel programma, il momento di grande informazione e di attualità su rischio e piani di evacuazione, sicurezza e sorveglianza che l’Osservatorio vesuviano, coinvolto nel progetto “Vesuvia 2012, le città del vulcano”, porta innanzi.
Nel chiostro del santuario dal 7 settembre saranno aperti stands con enogastronomie e libri in grado di offrire cultura, informazioni, gadget, degustazioni e sapori ai visitatori che, sin dalla mattina, potranno recarsi al santuario a visitare la mostra dal titolo: “Un vulcano di nome Vesuvio, dal 600 ai nostri giorni” nella sala capitolare.