Pompei: ex Aticarta incatenato di fronte a “La Cartiera”. Il Pd: “No alla speculazione”

Sono passati quasi cento giorni dall’apertura de “La Cartiera” e cosa è stato fatto? Ben quindici dipendenti ex Aticarta sono stati licenziati. Un risultato niente male per un’attività da poco avviata e costruita per dare lavoro proprio agli operai della cartiera di via Macello. Così dalle 18.30 del 3 settembre uno degli operai licenziati dalla ditta di pulizie si è incatenato di fronte all’ingresso del centro commerciale che dà su via Astolelle. Il manufatto metallico appena apposto sulla relativa rotonda, contrariamente alla usuale dubbia utilità di queste opere, cifra dell’amministrazione dalessiana, una sua funzione l’ha avuta. Il “monumento”, infatti, è stato usato per legare le catene al corpo dell’operaio licenziato, mentre sullo sfondo si staglia la facciata del centro commerciale con le sue insegne colorate, le promesse di opulenza e felicità in contrasto stridente con la storia di questi uomini che qui fuori lottano per il loro posto di lavoro. La loro storia parte da lontano, dal fallimento della loro azienda “Aticarta” e dall’accordo del 2006 in cui sindacati, regione, sindaco e Fergos prevedono la costruzione dell’ipermercato e l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di tutti gli operai ex Aticarta. Ad oggi, invece, già 15 di loro sono stati licenziati dalla ditta di pulizie Honet che, a loro dire, aveva già dichiarato di non poter sostenere il costo di ben 18 lavoratori. La motivazione ufficiale della cessazione del rapporto di lavoro è il mancato superamento del periodo di prova ma a questa affermazione i lavoratori insorgono. “Questo centro è stato costruito per noi. Grazie a noi non solo hanno ottenuto un prezzo vantaggioso per l’acquisto del terreno, ma hanno fatto una costruzione grandiosa quando a Pompei non si può costruire niente. È tutto legale? E tutto è stato tollerato per darci il posto di lavoro ma anche questo dov’è? Questo teatrino deve finire, devono dirci che fine ha fatto il nostro lavoro perché altri che non sono ex Aticarta sono dentro a lavorare e noi siamo fuori senza lavoro. Di tutti quelli che hanno firmato l’accordo qui non c’è nessuno. Abbiamo saputo che addirittura il sindaco in consiglio comunale ha detto che se ci hanno licenziato è perché non abbiamo voglia di lavorare, praticamente ci ha chiamato lavativi. Ma noi la voglia di lavorare l’abbiamo è il lavoro che non ci danno. In tempo di crisi un’azienda florida si permette il lusso di licenziare e tutti noi abbiamo famiglia, un affitto da pagare e siamo da mesi senza stipendio. Cosa dobbiamo fare? Cosa dobbiamo dire ai nostri figli quando torniamo a casa? Io ho quarant’anni e mio figlio mi dice papà qual è il tuo lavoro? Prima dicevi “La Cartiera” ora non ci vai più alla Cartiera?”. Eppure lo stesso licenziamento, pur drammatico, sarebbe stata solo la fine del loro calvario nel nuovo lavoro. Stando al loro racconto, infatti, già all’interno della struttura di via Macello gli ex Aticarta avrebbero ricevuto “un’attenzione speciale”, guardati a vista e richiamati più degli altri colleghi. Poi è arrivato l’avvicendamento tra la prima ditta di pulizie e la seconda dopo soli tre giorni. Poi il periodo di prova che non è stato passato per i 15 tutti ex Aticarta. Accanto alla manifestazione dei lavoratori, a parte le forze dell’ordine, che i lavoratori ringraziano per la solidarietà, ci sono solo tre consiglieri comunali: Raffaele De Gennaro (Alternativa Pompeiana), Alberto Robetti (PD) e Giuseppe Del Regno (PD). Il sindaco è stato chiamato, ma di lui, da ieri, qui non c’è traccia. “Non ci sono neanche i consiglieri di maggioranza. A loro interessavano i posti da occupare, dei disoccupati non si interessa nessuno. La situazione è grave e se non ci saranno sviluppi, comunque, chiederemo la convocazione di un consiglio comunale” afferma Robetti. In ogni caso la desolazione davanti a questa rotonda è tanta e certo non è una bella pubblicità neanche per il centro commerciale davanti a uno degli ingressi principali. Gli incontri con il sindaco e Fergos sono stati rimandati più volte e l’ultima data prevista è dopo il 10 settembre. Forse molti sono ancora in ferie, forse lo stesso sindaco che qui non si vede. Eppure per un sindaco, con un’emergenza occupazionale come questa, la vera vacanza dovrebbe essere lavorare e occuparsi dei suoi cittadini.

“Il PD, a tutti  i livelli, è seriamente preoccupato  per i licenziamenti di 14  lavoratori ex aticarta da parte delle imprese di servizio all’interno del nuovo centro commerciale “La Cartiera”. E’ una vicenda delicata che va seguita da tutti i soggetti, con serietà e rigore, in un momento cosi drammatico per la crisi sociale che investe la nostra realtà.Bisogna ricordare che il centro commerciale nasce come occasione per il reimpiego dei lavoratori  ex ati carta.E’ paradossale  che  i primi ad essere colpiti sono parte di essi,con la possibilità di aprire una spirale molto pericolosa per tutti.Il Pd auspica che si attivi un tavolo permanente di lavoro con le forze sindacali ,le aziende il Comune.Il PD, anche attraverso i propri parlamentari ,lavorerà attivamente affinchè si rispettino gli accordi,si evitino  azioni illegali e forzature,non si speculi sulla fame di lavoro .”

                                                                                                                     Claudia Malafronte

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