Se i numeri di Ferragosto avevano fatto ben sperare, gli Scavi di Pompei hanno registrato un nuovo calo di visitatori sul medio periodo. Infatti, dal 1° gennaio al 31 agosto del 2012 la Città antica è stata visitata da 1.623.473 turisti che messi a confronto del 1.668.473 presenze registrate nello stesso periodo del 2011 determinano un calo di 44.721 visitatori, di conseguenza sono diminuiti anche gli incassi.
«Riteniamo che un simile dato negativo – spiega Antonio Pepe, segretario Cisl FP Pompei – sia l’effetto delle troppe case chiuse al pubblico a causa della carenza di personale di vigilanza. Sono anni che a più riprese segnaliamo all’amministrazione l’esigenza di ripartire oggettivamente gli oltre 500 custodi della SANP in rapporto alle esigenze dei siti archeologici. A Pompei è evidente a tutti che il personale di vigilanza è insufficiente per poter garantire l’apertura di tutte le case agibili, ma sembra essere solo un problema sindacale, forse perché siamo gli unici a notare che quotidianamente ai custodi in servizio sono assegnate fino a tre zone di guardia, equivalenti ad aree estese su circa 35mila metri quadrati, ed in presenza di decine di migliaia di turisti, mentre a confronto il personale degli altri siti sembra stia in prepensionamento».
Secondo Pepe, «tra il personale dei siti archeologici della Soprintendenza vi è una palese sperequazione di carico di lavoro, in modo dimostrativo più volte abbiamo messo a confronto Pompei con gli altri siti come di Boscoreale e Stabia, aree poco più grandi di 9mila metri quadrati, che pur registrando pochi visitatori al giorno si contano 9 custodi in servizio, a fronte degli Scavi di Pompei che con solo 28 custodi mediamente in servizio devono garantire la sicurezza del bene archeologico esteso su oltre 780mila metri quadrati facendo fronte mediamente a 12.026 turisti al giorno».
«Ci auguriamo solo che l’Amministrazione si decida al più presto a rideterminare gli organici del personale di vigilanza nei diversi siti, assegnando a Pompei personale di vigilanza sufficiente a garantire la salvaguardia dell’area archeologica, perché la migliore pubblicità per Pompei – conclude il segretario Cisl FP – è la notizia dell’apertura di tutte le Domus agibili».
Questo l’elenco delle domus aperte e di quelle agibili chiuse:
Domus agibili aperte | Domus agibili chiuse per carenza di personale |
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