Per le emittenti locali la delibera AGCOM, che il Consiglio di Stato ha bocciato, aveva consentito l’assegnazione dell’LCN utilizzando le graduatorie Corecom basate soprattutto su fatturati e dipendenti, parametri notoriamente inquinati da falsi, truffe e reati di ogni genere in particolare in regioni come la Campania e la Puglia. E’ evidente che i precedenti commissari dell’AGCOM non erano completamente impermeabili alle pressioni del Governo e del duopolio Rai-Mediaset.
Il Consiglio di Stato ha stabilito con chiarezza che l’unico parametro valido per l’assegnazione dell’LCN è la fidelizzazione e l’ascolto rilevato da Auditele altri istituti.
Ne consegue che Telecapri, da sempre, prima del digitale, l’emittente di gran lunga più seguita e più richiesta, dovrà occupare il primo posto assegnato alle tv locali in Campania.
Resta ora da stabilire tempi e modi per dare attuazione alla severa sentenza del Consiglio di Stato per liberare il numero di Telecapri così come ancora non è chiaro chi dovrà risarcire tutti gli imponenti danni subiti per un numero LCN assurdo che ha penalizzato fortemente ascolti e pubblicità.
Sicuramente l’AGCOM dovrà rispondere dei danni essendo l’autore della delibera incriminata ma anche il Ministero dello Sviluppo Economico sarà chiamato e rispondere come probabilmente anche le emittenti che per due anni si sono avvantaggiate della posizione illegittima.