Il PdL ai cittadini “Truffati i Sangiorgesi. Caro Longanella, hai perso il pelo ma non il vizio”

Cari concittadini,

il Popolo della Libertà, facendosi interprete del sentimento della cittadinanza, ha posto a Franco Longanella la necessità di un rilancio dell’azione amministrativa, attraverso il rinnovamento della Giunta e una serie di richieste chiare ed inequivocabili per segnare la svolta di “Rialzare Castel San Giorgio” tanto promessa in campagna elettorale.

Con un blitz antidemocratico, Franco Longanella ha deciso inopinatamente di revocare i due Assessori del PDL, vale a dire il vicesindaco Soglia Nobile (primo eletto alle ultime elezioni amministrative e consigliere più votato di sempre dall’introduzione della preferenza unica) e Massimo Barba, perché espressione e riferimento del Popolo della Libertà. La loro colpa? Avere sempre e comunque messo davanti ad ogni cosa l’interesse  di Castel San Giorgio e di avere preteso che si rispettasse il patto fiduciario (sacro) con gli elettori.

Quali sono i  punti irrinunciabili per il Pdl ed “irricevibili” per Longanella?

ECCOLI!

  1. 1.       Razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica per alleggerire l’imposizione fiscale.
  2. 2.       Riduzione a tre o al massimo quattro degli attuali sette settori della pianta organica del Comune.
  3. 3.       Rinunzia del Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio alla indennità di carica.
  4. 4.       Riduzione delle spese di rappresentanza dell’ente e di quelle relative ai contratti con personale esterno.
  5. 5.       Individuazione delle priorità e degli obiettivi da raggiungere nel rispetto del programma elettorale.
  6. 6.       Rielaborazione del piano triennale delle assunzioni tenendo conto delle reali esigenze dell’ Ente.
  7. 7.       Individuazione di regole certe sia per il confronto all’interno della maggioranza che per i compiti amministrativi da svolgere.
  8. 8.       Adozione di un sistema amministrativo meno discrezionale nell’affidamento degli incarichi esterni a professionisti o ad imprese, evitando, in linea di principio, il ricorso al cosiddetto “affidamento diretto”.

In realtà, mentre il Pdl si impegnava lealmente nel rispettare il patto con i cittadini, Franco Longanella tramava per mettere in atto il più classico dei ribaltoni cercando di formare una nuova maggioranza diversa  da quella voluta dagli elettori.

Il PDL continuerà nella sua funzione di controllo democratico e condurrà fino in fondo la sua battaglia per tutti i sangiorgesi, a viso aperto, in Consiglio Comunale, nelle strade e nelle piazze, dove Longanella dovrà rendere conto del perché ha tradito il mandato ricevuto dai cittadini.

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