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S. Agnello: dura protesta del WWF contro il taglio di alberi monumentali

Penisola Sorrentina, comune di Sant’Agnello, monta l’indignazione e la protesta degli ambientalisti per scongiurare l’ennesimo attacco al patrimonio arboreo cittadino. Ad essere minacciato è un secolare eucalipto che cresce in un giardino privato confinante con la scuola elementare A. Gemelli.

In un accorato appello per scongiurare il taglio, i volontari spiegano che “una telefonata in extremis fatta dal Presidente del WWF Claudio d’Esposito al Sindaco di S. Agnello Gian Michele Orlando ha chiesto di bloccare l’ennesimo scempio ingiustificato e salvare dalle motoseghe uno degli ultimi patriarchi arborei di S.Agnello. L’eucalipto in questione, alto oltre 18 metri e con una diametro di oltre un metro e mezzo, vegeta in ottima salute da circa un secolo in un giardino privato confinante con la Scuola elementare A. Gemelli. Una perizia agronomica di parte a firma del dott. Mauro Costantino avrebbe, nell’inverno scorso, individuato dei funghi alla base dell’albero. Da qui la condanna a morte per un albero definito “pericoloso”.

“Quell’albero è stato censito dalla nostra associazione ed inserito nell’elenco degli alberi monumentali della penisola sorrentina, vegeta rigoglioso da sempre: è diritto, slanciato e in ottima salute – replica Claudio d’Esposito –  i funghi “scoperti” dall’agronomo li abbiamo fotografati sull’albero già 10 anni fa, ed è facile trovarli sulla maggior parte degli eucalipti di grosse dimensioni…non per questo dobbiamo abbattere tutti gli eucalipti presenti nella penisola sorrentina.

La perizia di parte è assolutamente discutibile – prosegue il d’Esposito – è ora di finirla con questo meccanismo perverso e a senso unico: l’agronomo di parte su commissione del privato accerta che l’albero cadrà distruggendo cose e persone e l’ordinanza ad horas di abattimento è fatta. Moltissimi alberi dichiarati in mala fede pronti a cadere da tecnici di parte e poi controperiziati dagli esperti del WWF sono, “stranamente”, ancora in piedi a decenni di distanza dalle ordinanze di abbattimento che erano state frettolosamente e impunemente emesse”.

“C’è assoluto bisogno che le amministrazioni si dotino di professionisti e tecnici in grado di confutare le conclusioni, il più delle volte fantasiose, protocollate dai privati per eliminare alberi ritenuti “fastidiosi” o “dispendiosi”. Gli alberi, soprattutto quelli secolari, fanno parte del paesaggio e sono patrimonio della collettività e, proprio per questo, tutelati dal vincolo paesistico che vige nel nostro territorio ai sensi dell’art. 146 del Codice dei Beni Culturali. Proprio per questo – conclude il presidente d’Esposito – il WWF  ha diffidato il Comune di S.Agnello dal fare eseguire l’ennesimo scempioso taglio e invierà esposto dettagliato alla procura e agli organi competenti per far luce sulla vicenda”.

Ferdinando Fontanella

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