I fatti su cui si concentra l’attenzione degli uomini di Pd e Sel riguardano in particolare la societa’ del settore Acse di Scafati per il trasporto dell’umido, presso cui, nei primi mesi del 2011, la ditta Over Line vince una gara per 800 mila euro, ditta raggiunta poi nel 2012 da una interdittiva antimafia, e la presenza a Scafati di Immacolata Di Saia, che ha il ruolo di segretario Ccomunale e direttore generale, piu’ volte citata nella ordinanza del febbraio scorso del gip Maria Vittoria Foschini del Tribunale di Napoli, relativa ai presunti collegamenti tra la ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria e i clan Casalesi. Sulla Di Saia, in particolare, l’Associazione Primavera non Bussa di Michele Grimaldi formula al Sindaco di Scafati Aliberti 7 domande, rimaste di fatto senza risposta, come sottolinea lo stesso Grimaldi. “Chiediamo che il consiglio di amministrazione di Acse vada a casa e che si chiarisca in maniera trasparente e definitiva attraverso quali canali la Over Line arriva a operare a Scafati – dice
Guglielmo Vaccaro, parlamentare del Pd – se Imma Di Saia non si dimettera’ andremo ogni giorno davanti la sede dei comuni di Castellamare e Scafati a far sentire la nostra voce”. La Di Saia è stata anche segretario comunale a Castellammare dove attualmente ricopre la carica di presidente Oiv (Organo indivuale valutazione). “Noi chiediamo trasparenza e pulizia nella pubblica amministrazione – conclude il segretario regionale del Pd Enzo Amendola – chiediamo a Caldoro di non continuare a far finta di niente nei confronti del partito che l’ha fatto vincere, e a tutti gli organi dello Stato di continuare con determinazione nella loro opera di contrasto della criminalita’ e
dell’intreccio tra politica, affari e camorra”.