Al Vernissage di giovedì 13 settembre alle ore 17,00 interverranno Giorgio Di Genova, Rosario Pinto, Gilda Luongo, la Presidente dell’associazione culturale” Il quaderno edizioni “, Stefania Spisto, Linda Irace Presidente associazione culturale “Tempo Libero”, coordinati dalla giornalista Stefania Falco che presenteranno il catalogo “La poetica dei sogni “di Maria Luisa Casertano.
La pittura di Maria Luisa Casertano come afferma Giorgio Di Genova è come il respiro. “Anzi con lei i colori respirano. E, come avviene nell’esistenza quotidiana, i ritmi del respiro variano a seconda del momento, passando da quelli regolari a quelli affannati,da quelli brevi a quelli profondi, o densi, non senza pause di rilassato riposo…Attraverso l’appropriazione di tali percorsi di colore-materia, Maria Luisa Casertano è giunta ad una grande sintonia con suo io interiore, riuscendo a padroneggiare gli strumenti del suo neoinformale in felici amalgami di lirismo ed espressionismo, di sensibilità e libero fantasticare cromatico come riuscì a Turner nelle opere della sua produzione estrema.”
La pittrice nata a Napoli , da madre ligure e padre napoletano, da sempre ha sentito intorno a sé l’amore per l’arte . In un’ intervista recente ha così parlato del suo lavoro: “Il lavoro del nonno materno,il poeta degli affreschi della riviera occidentale ligure ha influenzato sia me che i miei fratelli,ed in modo particolare Gerolamo, trasportandoci in questo mondo dove la mente guarda con il cuore .Ho così tentato di dare corpo ai pensieri , ai sentimenti che muovono e commuovono. Il mio è un viaggio dalla superficie delle cose al loro profondo, dove il cuore dà i suoi impulsi in un abbandono completo senza intervento della ragione, così che il tesoro delle emozioni interiori si possa schiudere libero all’incontro con gli eventi.”
L’arte di Maria Luisa Casertano si inserisce nell’innalzamento, nella compressione e nella dilatazione poetica del nostro vivere nell’ autonomia di un linguaggio aniconico , privo di riferimenti alle immagini della realtà. Tuttavia , le superfici materiche dei suoi dipinti sono impregnate di senso tattile e producono una luminosità latente intrisa di energia cosmica.
È necessario, come ha rilevato Rosario Pinto, “iscrivere la sua figura sia tra quanti hanno dato un senso alla pratica neo-nucleare, sia tra quanti hanno arato il fertile campo di quella temperie particolare che può essere intesa come deliberazione astratto -informale”. Per comprendere la sua identità di donna e di artista, non dobbiamo dimenticare come afferma Gilda Luongo la sua poetica informale dai tratti nucleari che è via di accesso invisibile ai sogni e “in questo spartito volatile ritrova ancora le sue margherite gialle con la consapevolezza di essere una pittrice creatrice di un qualcosa che somiglia solo a se stessa, al suo sguardo, al suo gesto, e alla cifra più autentica del suo essere donna”.