Napoli, Scampia ostaggio della criminalità organizzata. Pisani: “Basta passerelle anticamorra”

Il quartiere Scampia è ormai ostaggio delle famiglie camorristiche, ma la gente del luogo non vuole aver paura e fa sentire la sua voce attraverso volte il presidente della Municipalità di Scampia, Angelo Pisani: “Basta retorica anti-camorra e passerelle – ha affermato – quello che serve è il presidio integrale del territorio”. Anche il ministro degli interni Cancellieri ha dichiarato: “Nell’ultimo periodo a Scampia abbiamo attuato dei forti dei controlli sul territorio. Probabilmente non è bastato e dovremo fare ancora di piú”.
“Subito un patto per Scampia” – anche  il sindaco de Magistris ha subito fatto sentire la sua voce. E’ stato infatti istituito, come ha dichiarato il sindaco, un tavolo interassessorile dedicato al quartiere di Scampia. “È stato poi deciso di approvare, già dalla prossima settimana – ha fatto sapere il sindaco nei giorni scorsi – una delibera che contenga il coordinamento delle misure e delle iniziative indicate dai vari assessorati e attuabili in tempi brevi. Si tratta di interventi mirati e immediatamente realizzabili come l’aumento del numero degli operatori dei servizi sociali, il sostegno anche economico al lavoro delle reti sociali sul territorio, l’assegnazione di spazi e edifici pubblici alle stesse associazioni, la bonifica di alcune strade, il potenziamento della polizia municipale.”
Ha proseguito poi con altre dichiarazioni il vice sindaco Sodano: “La giunta ha riconosciuto il valore del lavoro portato avanti delle associazioni, dai comitati e dai cittadini che, infatti, saranno consultati per il Patto per Scampia e per un più generale programma integrato di interventi, il quale non potrà che vedere affrontati temi come il futuro delle vele, l’Università di Medicina, soluzioni per la condizione abitativa dei rom, politiche abitative, completamento di programmi urbanistici fermi da tempo, ma anche piani di contrasto alla dispersione scolastica e progetti per la creazione di nuova occupazione giovanile.”
Anche il rettore della università Federico II ha proposto: “Accorpare i due policlinici universitari in una unica struttura a Scampia, non è un progetto irrealizzabile – ha affermato il rettore – Gli edifici che ora ospitano i due policlinici sono stati costruiti più di cinquant’anni fa e non sono più funzionali alle nostre esigenze”
Recentemente il vice sindaco Sodano è tornato sull’argomento: “Saranno previsti lavori nelle scuole, il recupero dello stadio e quello di un vecchio immobile dove ricavare una “casa delle associazioni. Poi servono gli interventi che sono fermi da tempo. Il completamento dell’Università e soprattutto quello di 180 alloggi, che andranno a sostituire le Vele” – ha affermato Sodano – “Il problema è sempre quello: i fondi che servono ci sono, ma sono bloccati dal patto di stabilità, se riusciamo a sbloccarli, il gioco è fatto, ma per questo serve una grande comunione di intenti tra istituzioni. Tuttavia sono convinto che ci dicono che la malavita si stronca solo se si attiva l’antimafia sociale, come vediamo dalle esperienze di Sicilia e Calabria”
Insomma una situazione difficile da gestire: questa sarà la vera prova del nove per l’amministrazione de Magistris. Ora più che mai è richiesta concretezza, prontezza e tempestività. Gli attivisti e i cittadini di Scampia si dividono tra scettici e fiduciosi per quanto riguarda il nuovo “patto per Scampia”: la paura che anche questa amministrazione si limiti alla retorica delle parole è troppo forte. Dovrebbe però incoraggiare, stavolta, la presenza almeno di un vice sindaco come Tommaso Sodano, che ha sempre lottato in strada con la gente, rischiando anche la vita, quando Acerra era (è) sotto il fuoco incrociato delle lobby inceneritoriste. Dall’altro lato le parole del sovrintendete Gizzi hanno fatto molta rabbia: “Le vele? Sono un monumento architettonico, impossibile abbatterle”. Parole assurde di un uomo non sempre cristallino nei suoi modi di fare: anche contro individui del genere, la lotta che deve intraprendere questa amministrazione, sperano tutti sia molto più decisa e dura rispetto a quella che le precedenti amministrazioni comunali hanno intrapreso negli anni scorsi.
Mario De Angelis
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