http://pomigliano.org/home/item/409-i-movimenti-stanno-governando-pomigliano) impattano però contro il “muro” della discrezionalità dell’istituzione preposta, che decide a chi dare ascolto e chi no. Le richieste dei movimenti e dei comitati si trasformano in una sorta di “supplica al sovrano” che decide a chi, quando e in che termini dare ascolto. Due esempi (tra gli altri), uno che ci coinvolge direttamente, sono rappresentati dalla proposta di piano wifi del Movimento fatta al Sindaco nel luglio 2011
http://pomigliano.org/home/item/421-un-anno-di-progetto-wifi-a-pomigliano-anche-in-una-tesi-dilaurea (che con 5000 euro avrebbe fornito il servizio a tutto il territorio) a cui non è mai stata data risposta. Il secondo caso è quello del “Comitato Rotonda Ponte” costituitosi per chiedere modifiche alla rotatoria di Via Roma costruita in estate e che secondo molti non fa altro che intralciare il traffico. In quest’ultimo caso l’amministrazione dopo mesi ha risposto al margine di un manifesto con la frase “Non accettiamo lezioni da nessuno”, che fa capire quanto sia forte l’esigenza di strumenti come quelli richiesti . “Al fine di riuscire ad ottenere questo diritto, ci siamo avvalsi delle competenze dei ragazzi del Movimento 5 Stelle di Napoli, nello specifico di Antonio Verrone che ci ha fornito la consulenza per avviare la procedura di richiesta: inizieremo una raccolta firme per la sottoscrizione dell’istanza al termine della quale consegneremo la documentazione al Comune. Se entro 60 giorni non riceveremo risposta, ricorreremo al Tribunale Amministrativo Regionale. Forti del risultato di Napoli, dove il Movimento ha già raggiunto l’obiettivo, ci avvarremo di tutti gli strumenti democratici in nostro possesso per istituire gli strumenti di partecipazione nella nostra città.”