Castellammare: “Espulsione? Carrillo è l’unico vero consigliere del PdL in assise”

Nel contestare parola per parola quanto sottoscritto dall’esimio sig. Geremia Paragallo nel comunicato stampa apparso il giorno 15 settembre c.a. su di alcuni social network mi corre d’obbligo, nell’interesse della difesa del bene supremo che è la Libertà (di pensiero, espressione e di opinione) oltre che per ricordare a me stesso (e a qualcun altro) la necessità del rispetto delle prescrizioni previste nella convivenza in una comunità, anche politica,  esprimere alcune considerazioni in ordine alla:

1) CARENZA DI LEGITTIMAZIONE AD AGIRE.

Infatti le presunte dichiarazioni rese e gli impugnati provvedimenti adottati dal sig. Paragallo, che si autoproclama “Presidente”, non possono avere alcuna rilevanza né politica, né giuridica. Or dunque, lo statuto del Popolo della Libertà approvato nel I Congresso nazionale del 20 marzo 2009(al tempo Cimmino era segretario P.D.), prevede all’art.15 la sola figura del “Presidente” mentre, all’art.32, individua la costituzione dell’organo locale nel Coordinamento Comunale presieduto dal Coordinatore. Ebbene, nella nostra amata e martoriata Castellammare oltre a non poter esistere la figura del Presidente del Partito, per colpa esclusiva di chissà chi, non esiste neanche quella del Coordinatore essendo stato il partito, il 14 febbraio 2010, “Commissariato”. Sulla figura del Commissario e dei suoi poteri lo statuto non fa alcun riferimento;

2) All’ECCESSO ED ABUSO DI POTERE.

Lo statuto del Popolo della Libertà prevede che il Coordinamento Comunale, composto dal Coordinatore ed un direttivo composto da non più di dieci membri, abbia nel decidere il deferimento dinanzi al Collegio Regionale dei Probiviri di un aderente e/o associato esclusivamente un potere propositivo e nulla più.

Ciò significa, per chi non voglia intendere o addirittura ignora, che qualora esistesse un Coordinatore, lo stesso, non avrebbe nei confronti dell’associato alcun potere se non quello di deferirlo innanzi al Collegio dei Probiviri che è”l’organo competente preposto a giudicare”(art.43)- tutto ciò, a dispetto dell’onnipotente, per garantire il rispetto delle regole del contraddittorio e del diritto alla difesa (art.45). voglio, pertanto, ricordare a me stesso e ai giuristi, che solo in casi gravi ed urgenti il Coordinatore può sospendere (ma non espellere) un associato aprendo in questo modo un procedimento disciplinare sempre ed unicamente innanzi al Collegio dei Probiviri che si concluderà nel termine di tre mesi con la eventuale convalida dell’Ufficio di Presidenza Nazionale (pertanto bastava solo approfondire l’art.48).

Ma di che stiamo parlando!! Tutto ciò che ha prodotto il valente giurista, che ha redatto il documento, è viziato da una nullità insanabile per manifesta e palese ignoranza.

Infine, per concludere, corre l’obbligo di porre alcune domande alle quali, qualcuno, dovrà in un modo o nell’altro pur dare una esauriente risposta:

Chi è oggi il Commissario del partito della Libertà a C.mare di Stabia (è indispensabile un Commissariamento del Commissario?) e soprattutto chi ha deciso l’invio alla stampa di un comunicato così gravemente lesivo della figura politica dell’unico vero Consigliere Comunale del PdL, ex coordinatore dei giovani di F.I. prima e del PdL successivamente? La storia degli altri consiglieri che oggi “vestono la casacca azzurra”è nota a tutta la città.

Ma il cofirmatario del comunicato con Paragallo non è, per caso, colui che ha sempre tentato di sconfessare il “Direttivo” in cui lo stesso risultava essere  stato nominato solo Presidente Onorario, preso atto che statutariamente questa figura non è per niente contemplata?

Il responso a breve.

Carlo Carrillo Dirigente PdL Stabiese

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