Castellammare, Sicignano (Fli): “Anche da noi si ricordi don Pino Puglisi”

«Anche nella nostra città, ingiustamente rimbalzata alla cronaca nazionale quale esempio di commistione tra camorra e religione, si ricordi l’esempio di don Pino Pugliesi, parroco palermitano di Brancaccio ucciso dalla Mafia» è l’appello di Antonio Sicignano, consigliere comunale di opposizione e responsabile del dipartimento “legalità, sicurezza e lotta alla camorra di Fli Campania”.

«Per questo motivo, essendo la storia di don Pino Pugliesi l’esempio evidente dell’impossibilità di concepire commissioni di sorta –  né a Castellammare, né altrove – tra Chiesa e camorra, in un momento difficile per la nostra città, ancora vittima di fattidi camorra, proponiamo di istituire una borsa di studio in memoria di don Pino Pugliesi, da dedicare al più volenteroso studente stabiese».

«Ebbene, basta leggere la storia di don Pino Pugliesi per comprendere che il suo esempio rappresenta indubbiamente la prova più evidente che – al di là delle polemiche spesso sollevate sul punto – giammai può esserci (e giammai c’è) – a Castellammare come altrove – una commistione tra la Chiesa e le organizzazioni criminali.»

«E dico ciò non tanto perché è oramai un dato indubitabile che una parte consistente delle vittime della mafia è purtroppo costituita dai sacerdoti: tutti uccisi perché davano fastidio per il loro impegno sociale, per la loro voglia di cittadinanza attiva e per la loro necessità di affermare il predominio della vita sulla morte. Dico ciò, perché la storia di don Pino Pugliesi ha un qualcosa di più!».

«Ed infatti, il suo esempio rileva perché – come affermato anche dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi –  don Pugliesi “ è stato ucciso in quanto sacerdote, non perché immerso in attività socio-politiche particolari. Ucciso in quanto predicava la dottrina cristiana ed educava i giovani a vivere con coerenza il loro battesimo. Non per altro. Non andava contro nessuno”».

«Di conseguenza l’esempio di don Pino Pugliesi rileva per essere la sua storia una evidente “causa di martirio”, perché don Puglisi “è stato ucciso in odium fidei”. e questo è opportuno ricordarlo anche e soprattutto a Castellammare».

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteCastellammare: Teatro Supercinema, al via la stagione di prosa 2012-2013
SuccessivoCastellammare: dal 21 al 23 settembre si terrà la prima festa di fine estate
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.