A Torre Annunziata “Cultura di fine estate…alla scoperta delle nostre origini”

Eventi di fine estate per le strade di Torre Annunziata. In particolare, in questo week end di metà settembre, la centralissima via Gino Alfani è stata il palcoscenico a cielo aperto di diverse iniziative volte principalmente a valorizzare e riscoprire le origini romane della città. Perno delle due serate, infatti, la raccolta di firme “Libera Nike”, petizione popolare promossa per la realizzazione di un museo in cui poter conservare ed esporre in maniera adeguata gli ori e le sculture di Oplonti. Isola pedonale dal pomeriggio, negozi aperti fino alle 23 lungo tutta la strada, animazione per bambini, stand illustrativi di oggetti tipici del periodo romano e non solo, assaggi di alcune pietanze “d’epoca” sabato (e del pesce fritto domenica), questi alcuni degli ingredienti che hanno reso piacevoli le serate a tema organizzate e promosse dal gruppo “Giraoplonti”, dai commercianti della via e dalla parrocchia Ss.Trinità. Proprio nella sala teatro “monsignor Pagano” adiacente la chiesa, si sono svolti infatti alcuni degli appuntamenti principali delle serate, come la gara della cassata oplontina, promossa dalla parrocchia stessa, o la mostra fotografica su Oplonti, oltre alla conferenza “A tavola con i romani”, promossa dall’Archeoclub Mario Prosperi, e alla conferenza su “Oplonti e le sue bellezze”, tenutasi domenica a cura del Centro Studi Storici D’Alagno. La musica di giovani ragazzi torresi (sabato) e di gruppi folkloristici (domenica), hanno chiuso le due serate, che sono state per i torresi sia l’occasione di godere per una volta di una piacevole passeggiata senza l’assillo del traffico di auto e moto, sia l’opportunità di fare un giro tra il presente ed il passato della città, con uno sguardo al futuro, sperando che anche da iniziative come questa si possa ripartire per ricominciare a valorizzare adeguatamente il territorio e le sue ricchezze. Un bagno di “Cultura di fine estate… alla scoperta delle nostre origini”, come cita appunto lo slogan dell’iniziativa.

Laura Scarpa

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