Vale la pena ricordare che quando questo stadio fu costruito negli anni venti, in era fascista, tant’è vero che fino alla scioglimento dell’Ente, prima di passare alla Regione Campania, era compreso tra i beni appartenenti alla GIL, Gioventù Italiana del Littorio, lo stadio fu denominato “Stadio XXVIII ottobre” in ricordo della marcia su Roma.
Già subito dopo la guerra lo stadio fu denominato per un breve periodo “stadio della Liberazione” in ricordo delle Quattro giornate di Napoli. Successivamente si decise d’intitolarlo ad Arturo Collana, noto ed apprezzato giornalista sportivo, che fu tra i soci fondatori, del Gruppo Napoletano Giornalisti Sportivi, poi confluito nell’Associazione Stampa Sportiva Italiana e divenuta in seguito Unione Stampa Sportiva Italiana.
“Ci batteremo in tutte le sedi affinché il polisportivo Collana mantenga l’attuale denominazione, anche con una petizione popolare – conclude Capodanno -. Intanto verrà creato un apposito gruppo sul social network Facebook. Peraltro sono convinto che, trattandosi di un impianto di proprietà della Regione Campania, concesso in comodato d’uso al Comune di Napoli, la competenza per un eventuale cambio di denominazione spetti all’Ente proprietario e non al comodatario”.