Recessione, un libro di Fabio D’Orlano

“La profonda recessione che ha colpito l’Italia non sembra destinata a risolversi in tempi brevi e, soprattutto, presenta delle caratteristiche tali da suggerire che il suo impatto di lungo termine sulla nostra economia, e sul nostro tenore di vita, sarà rilevante. A differenza di tutte le crisi più o meno gravi che la hanno preceduta, in questo caso dovremo probabilmente prepararci a cambiamenti radicali nell’assetto economico, istituzionale e forse anche culturale del nostro Paese. Essere in grado di prevedere questi cambiamenti, o almeno poterli riconoscere man mano che si verificano, sapendo quali conseguenze potranno avere, appare cruciale per poterli fronteggiare, sia come risparmiatori, sia come lavoratori, sia, perché no, come elettori”. E’ quanto afferma Fabio D’Orlano nell’introduzione al suo libro “RECESSIONE – I colpevoli, i complici, le vittime”, appena pubblicato dalla Cento Autori nella collana Fatti&Misfatti, (Pp.144, euro 9,90).

La recessione è una riduzione della produzione complessiva di un Paese che si protrae per almeno due trimestri, e che assieme al calo della produzione determina anche una diminuzione di occupazione e di reddito distribuito alla collettività – spiega l’autore, docente di Economia politica e Politica economica presso l’università di Cassino e del Lazio meridionale. Le cause della grave recessione che stiamo vivendo sono parecchie, alcune recenti, ma molte altre remote.

Tutto è cominciato negli Stati Uniti a partire dal 2007, con una crisi immobiliare, scaturita dallo scoppio di una cosiddetta “bolla speculativa”. Le bolle non sono altro che situazioni nelle quali la domanda è talmente alta che il prezzo aumenta continuamente, e man mano che il prezzo lievita sempre più persone desiderano acquistare il bene proprio perché pensano che il prezzo aumenterà ancora. La conseguenza naturale è che, se tutti vogliono acquistare il bene perché pensano che in futuro il prezzo aumenterà, l’aumento della domanda fa effettivamente aumentare il prezzo. Fino a che la bolla scoppia, con tutte le conseguenze nefaste che si trascina dietro.

Ma chi sono i colpevoli? Le banche, gli speculatori, i mercati, i politici, la globalizzazione, e perché no? Anche i consumatori, che sono le vittime più tartassate, sono in qualche modo anch’essi complici di questa recessione che durerà ancora un bel po’, se non si corre ai ripari. Le risposte alle tante, legittime domande, si possono ritrovare nel volume di Fabio D’Orlando, un manuale alla portata di tutti.

Lina Maiello

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