Terme di Stabia: partita la richiesta di un consiglio comunale ad hoc

Terme di Stabia: partita la richiesta firmata da 14 consiglieri comunali di opposizione per un consiglio comunale ad hoc per ricapitalizzazione dell’azienda partecipata e approccio ad un Piano Industriale che faccia ripartire lo stabilimento. L’assise è stata chiesta a gran voce dai lavoratori di Terme che da oltre una settimana stanno effettuando delle manifestazioni di protesta. Sono due in particolare gli ordini del giorno che i consiglieri sottoscrittori hanno preso in considerazione: la modifica dell’art.6 dello statuto sociale della partecipata Terme di Stabia; l’atto di indirizzo volto alla ricapitalizzazione di Terme mediante conferimento parte in danaro e parte in godimento a tempo determinato di bene immobile. Il primo punto è basato sul fatto che l’attuale statuto sociale di Terme non prevede la possibilità di conferire beni in natura, per cui la proposta di delibera è la seguente: «Al capitale possono essere effettuati conferimenti sia in danaro sia in natura, fatta eccezione per i conferimenti aventi ad oggetto la proprietà di beni immobili». Per la ricapitalizzazione, invece, la proposta di delibera prevede: quota Sint (società partecipata che detiene il patrimonio immobiliare di Terme) 22,21% mediante conferimento in godimento per 5 anni del complesso «balneoterapico», per il valore di complessivi 1.290.000 euro; quota Comune 77,79% mediante conferimento in danaro di 4.518.271 euro, in parte destinando l’eventuale avanzo di amministrazione del rendiconto per l’esercizio 2011 ed in parte attingendo a risorse a carico dell’esercizio 2012.

Francesco Ferrigno

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