I primi minuti della gara sono all’insegna dello studio delle due formazioni, con il Napoli che lascia il pallino del gioco ai padroni di casa facendo capire fin dalle prime battute di voler impensierire la squadra olandese con ripartenze veloci. Dopo la fase iniziale di studio è il PSV che esce fuori e inizia ad imporre il suo possesso palla, favorito anche dalla scarsa pressione degli azzurri sui portatori di palla avversari. I centrocampisti olandesi trovano praterie nella trequarti partenopea, anche a causa dello scarso filtro opposto da Dzemaili, Donadel e un evanescente El Kaddouri. Il gol è nell’aria e al 19’ Lens sfrutta un errore clamoroso di Rosati che va a disturbare Fernandez in disimpegno aereo e spalanca la porta all’attaccante del PSV che entra praticamente in porta con il pallone. La rete subita non sveglia la squadra napoletana che continua a soffrire, con Strootman e Narsingh (a tratti irresistibile sulla destra) che sfiorano la seconda realizzazione. Raddoppio che però arriva al 41’ con Mertens che colpisce a volo dopo un’azione ubriacante di Narsingh. Nel secondo tempo Mazzarri si gioca subito la carta Cavani, ennesima bocciatura invece per l’oggetto misterioso El Kaddouri. Il PSV continua sul copione del primo tempo, e ad inizio ripresa chiude la squadra partenopea nella propria metà campo, rendendosi pericoloso principalmente sulle palle inattive. E’ proprio da un angolo di Mertens che al 52’ arriva il raddoppio del difensore centrale Marcelo. L’allenatore azzurro a questo punto fa entrare in campo anche il macedone Pandev, al posto di un pimpante Insigne che però non è stato supportato a dovere da tutto il resto della squadra. Napoli che con il passare dei minuti prova ad imbastire la manovra ed alza il baricentro, mentre il PSV si limita a gestire le offensive azzurre affidandosi alle ripartenze dei tre uomini offensivi. nel finale il Napoli perde solo la testa collezionando altri cartellini gialli, alla fine della gara saranno otto i cartellini subiti dagli azzurri per mano dell’arbitro rumeno Tudor.
Cosimo Silva